Prende forma la creatura di Di Maio: “Basta populismi”

Vincenzo Spadafora (s), Primo Di Nicola, Luigi Di Maio e Iolanda Di Stasio lasciano la Camera al termine dell’assemblea congiunta del neo gruppo parlamentare "Insieme per il futuro"
Vincenzo Spadafora (s), Primo Di Nicola, Luigi Di Maio e Iolanda Di Stasio lasciano la Camera al termine dell'assemblea congiunta del neo gruppo parlamentare "Insieme per il futuro", Roma, 23 Giugno 2022. ANSA/GIUSEPPE LAMI

ROMA. – Luigi Di Maio non perde tempo: la sua nuova forza politica ha già messo le radici a Montecitorio e nelle prossime ore si costituirà formalmente anche a palazzo Madama. Primo obiettivo, non si stanca di ripetere, è quello di puntellare “la stabilità del governo”, in un momento grave per il paese e per un’ Europa alle prese con l’emergenza del conflitto ucraino. Con una rassicurazione, “non vogliamo costruire proposte populiste e qualunquiste” ma rivolgersi a chi “amministra i territori ogni giorno”.

A dispetto dei detrattori e del “continuo odio contro di noi” che continua ad emergere: “noi ce ne facciamo una ragione, rispondiamo con il sorriso, andiamo e guardiamo avanti” rassicura. Il ministro ed ex capo politico del M5s ha riunito l’assemblea dei deputati e senatori che ha indicato i suoi capigruppo: Iolanda Di Stasio alla Camera e Primo Di Nicola al Senato.

Nessun doppio incarico per gli esponenti che hanno già un ruolo istituzionale mentre è stato indicato il coordinatore politico che sarà l’ex ministro Vincenzo Spadafora. Ci sarà anche un responsabile per l’elaborazione del manifesto politico che sarà Giuseppe L’Abbate. ‘Insieme per il futuro’ “non sarà un partito personale ma una forza che avvierà percorsi per ascoltare le esigenze dei territori” promette ancora l’ex capo dei 5 Stelle che nei giorni scorsi si era scagliato contro la mancanza di democraticità del Movimento di Giuseppe Conte.

Per Montecitorio l’organigramma del direttivo è già stabilito: la trentenne Di Stasio sarà affiancata da un presidente vicario, Pasquale Maglione e da una vice, Maria Luisa Faro. Gianluca Vacca, che le indiscrezioni avevano inserito nella rosa dei possibili capigruppo, farà il tesoriere mentre Daniele Del Grosso, Vita Martinciglio e Margherita Del Sesto saranno delegati d’Aula.

Per il Senato l’organigramma non c’è ancora perché mancano i passi necessari per la costituzione del gruppo: a partire dall’indispensabile simbolo per il quale sono in corso interlocuzioni con il Centro Democratico. “A tempo debito li incontreremo” spiega Di Maio, annunciando anche nuovi arrivi “nelle prossime ore”. “Ci saranno altre persone perché questo è un progetto per costruire il Paese che interessa sul territorio i sindaci, le associazioni e le imprese. Le proposte di adesione continuano ad arrivare sia dal territorio sia qui a Roma” e “più Ipf crescerà, più potremo costruire insieme ad altri un progetto alternativo per il paese”.

Rumors parlano del possibile trasloco della ex ministra della scuola, Lucia Azzolina mentre, assicura Spadafora, Pierpaolo Sileri, “stamattina ci ha stra-assicurato che è nel nostro progetto Ipf: lo confermo”. Al Senato intanto in prospettiva della costituzione del gruppo è già partita la ricerca dei locali per ospitarli.

Anche se in futuro la nuova creatura politica potrebbe anche cambiare nome: l’orizzonte infatti sono le elezioni del 2023 e da qui ad allora il progetto si dovrà radicare. Insieme per il futuro è solo “un nome provvisorio” ha spiegato Spadafora, aggiungendo: “Abbiamo cercato un nome che tutti avrebbero dimenticato in un mese, un nome provvisorio, perché tanto non sarà quello il nome della nostra forza politica”.

Ospite di Un giorno da pecora ha anche ironizzato: “Nomi più brutti? C’era di peggio, uno col termine orizzonti e un altro con la parola alba… Ipf non lo utilizzeremo per altro che per fare questo gruppo parlamentare”.

(di Francesca Chiri/ANSA)

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