Kiev si schiera: “Di Maio ha scelto la parte giusta”

Il mistro degli Esteri Luigi di Maio durante una conferenza stampa.
Il mistro degli Esteri Luigi di Maio durante una conferenza stampa. ANSA/CLAUDIO PERI

ROMA. – La crisi interna al Movimento 5 Stelle, degenerata con lo strappo di Luigi Di Maio, è arrivata fino alle più alte istituzioni ucraine. Che si sono schierate al fianco del ministro degli Esteri. “Ha scelto la parte giusta”, hanno plaudito il consigliere di Zelensky Mykhailo Podolyak ed il capo della diplomazia Dmytro Kuleba.

“Ogni politico sceglie come entrare nei libri di storia mondiale” e “Luigi Di Maio” ha compiuto un “atto forte”, di “un leader che comprende le sfide del tempo per l’Europa”, ha scritto su Twitter il più stretto consigliere del leader ucraino. Il giorno dopo che Di Maio si è smarcato dalle “ambiguità” dei 5 Stelle sulla guerra (a partire dal no all’invio di nuove armi a Kiev) per rivendicare la sua completa aderenza alla linea euro-atlantica del governo, al fianco dell’Ucraina e contro l’aggressione russa.

Podolyak ha tenuto a precisare che “la politica italiana è questione di competenza solo dell’Italia”, quasi a voler sgombrare il campo da eventuali accuse di ingerenze esterne, ma allo stesso tempo ha ringraziato il ministro italiano e “tutti coloro che hanno scelto la parte del bene”. Subito dopo gli ha fatto eco Kuleba, sempre su Twitter. Con un plauso a Di Maio per la sua “integrità” e, di fatto, anche con un riconoscimento a tutto l’esecutivo Draghi.

“L’Italia – ha sottolineato il capo della diplomazia ucraina – ha scelto la parte giusta della storia”, perché “sostenere Kiev è l’unico modo per avvicinare la pace in Europa”. Al contrario, negare tale sostegno “incoraggerebbe la Russia a continuare la guerra e ad espanderla” in altri Paesi europei.

Il segnale forte, e pubblico, di apprezzamento espresso dal governo ucraino ai massimi livelli nei confronti del titolare della Farnesina è arrivato in un momento chiave per Kiev, che punta ad ottenere la candidatura all’Ue dal Consiglio dei leader in programma nei prossimi due giorni. E Roma, su questo fronte, si è dimostrata uno dei suoi sponsor più convinti.

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