Falsi acquirenti rubano due topazi da un milione

Una persona esce da un hotel trascinando il trolly.
Una persona esce da un hotel trascinando il trolly. EPA/DIEGO AZUBEL

MILANO. – La hall di un albergo dove alle due di notte si ritrovano tre sconosciuti, due pietre preziose da un milione di euro lasciate incustodite. E il furto che colpisce più per l’ingenuità delle circostanze che per il valore della merce, un’imprudenza da sembrare quasi inverosimile e da lasciare parecchie domande agli investigatori, a partire dalla dinamica del furto che ha i contorni di un giallo.

Due misteriosi acquirenti di topazi qualche giorno fa agganciano su Instagram un commerciante di pietre originario degli Stati Uniti. Lui, 47enne, non si fa molti scrupoli quando i due gli danno appuntamento in un albergo di Milano, in zona Stephenson, alle due della notte tra martedì e mercoledì.

Tutti e tre si ritrovano nella hall dell’hotel e dopo i convenevoli, passano alla trattativa vera e propria. Il commerciante, che dovrebbe essere avveduto in fatto di compravendite, mostra ai potenziali compratori i due topazi. Li esibisce su un tavolo, lascia che i due ammirino le sue pietre e ne valutino l’autenticità. I falsi acquirenti, dal racconto del commerciante, analizzano i dettagli dei topazi, tanto da sembrare due intenditori.

La messa in scena convince il 47enne delle loro buone intenzioni. Sul punto di acquistare le pietre, i due chiedono all’uomo di visionare persino un terzo topazio, disposti ad acquistare anche quest’ultimo. Il commerciante non perde tempo e con un atto di incredibile ingenuità, preso forse dalla foga di concludere una vendita ritenuta molto vantaggiosa, si allontana dal tavolo per raggiungere la stanza e portare ai due sconosciuti la terza pietra.

Il tempo di alzarsi, girare i tacchi, raggiungere la sua camera e tornare indietro, che, nemmeno a dirlo, i due topazi sono spariti. Sul tavolo non c’è più traccia delle pietre che da lì a pochi minuti avrebbero permesso al commerciante di incassare almeno un milione di euro. Questo era il loro valore, secondo l’uomo. E anche i due acquirenti, ovviamente, si sono volatilizzati.

Il gesto troppo avventato dell’americano, così come raccontato, ha fatto sorgere diversi dubbi agli inquirenti sulla dinamica del furto. Per questo gli agenti dell’Ufficio prevenzione generale della questura analizzeranno i filmati delle telecamere dell’albergo per verificare la ricostruzione del racconto. Dei due presunti falsi acquirenti, al momento, ancora non c’è nessuna traccia.