La settimana della maturità, per i temi in pole la guerra

Una studentessa durante la prova orale agli esami di maturita' al liceo statale A. Volta durante l'emergenza Coronavirus a Milano
Una studentessa durante la prova orale agli esami di maturità al liceo statale A. Volta durante l'emergenza Coronavirus a Milano, 17 giugno 2020.ANSA/Mourad Balti Touati

ROMA. – Dopo due anni con l’esame di maturità con soli orali, torna l’esame di Stato con le prove scritte: 539.678 studentesse e studenti da mercoledì 22 saranno alle prese prima con il tema, il giorno seguente con la seconda prova scritta multidisciplinare, diversa per ogni indirizzo di studio e, dal 27 giugno, con il colloquio orale.

E se nel 2020 tutti gli iscritti al quinto superiore hanno avuto la possibilità di svolgere la prova di maturità, nonostante le insufficienze, salvo casi gravi e circoscritti, dall’anno scorso non è più così. Tuttavia il numero di non ammessi, quest’anno, non sembra discostarsi molto da quello degli anni passati, anche se numeri ufficiali ancora non ci sono.

“Da percezioni che ho raccolto tra i dirigenti dell’Associazione nazionale presidi del Lazio – dice Cristina Costarelli preside del Newton e a capo dell’ Anp regionale – possiamo sostenere che la situazione sia in linea con gli anni passati e se c’è qualche ammesso in meno è un numero minimo. I docenti hanno tenuto in considerazione il vissuto di questi anni: i maturandi sono ragazzi che hanno fatto il triennio nel periodo del Covid, anni in presenza sulla carta ma con una forte mancanza di continuità e disagi che si porteranno avanti nei prossimi anni”.

Anche il presidente di Anp Roma, Mario Rusconi, parla di dati “in linea con gli altri anni, forse – aggiunge – ci sono anche più ammessi”. E comunque una volta ammessi la possibilità di essere bocciati è praticamente nulla. Appena un anno fa, gli studenti bocciati in sede d’esame sono stati appena lo 0,2%. E non è dipeso dal fatto che mancavano le prove scritte a causa della pandemia.

Negli anni precedenti i bocciati erano stati lo 0,3% degli ammessi nel 2019, lo 0,4% del 2018 e lo 0,5% del 2017. Non è sempre stato così: una quindicina di anni fa i numeri erano più o meno quadruplicati: in occasione della Maturità 2007, ad esempio, i bocciati furono il 2,1% del totale degli ammessi.

Intanto i ragazzi usano le ultime ore per ripassare freneticamente. Secondo un’indagine su Studenti.it – alla quale hanno partecipato oltre 14.500 ragazze e ragazzi – l’argomento dell’esame scritto riguarderà tematiche di piena attualità: per il 48% degli intervistati la guerra è la traccia più gettonata; il 14% spera invece di poter sviluppare un testo sulle storie di successo dell’eccellenza italiana nello sport – con le vittorie degli Azzurri alle Olimpiadi e agli Europei – e nella musica, con il trionfo dei Måneskin in tutto il mondo, simbolo di giovani che ce l’hanno fatta, con impegno e sacrificio; il 12% scommette su una traccia dedicata alla crisi energetica in corso, il 10% sull’ambiente.

Con il ritorno degli scritti agli esami di maturità si fa sentire la paura dell’incognito, dopo due anni di pausa delle prove collettive, e questo sta spingendo tanti ragazzi a mettere in piedi, oltre al normale ripasso, un “piano b” da attuare se le cose non dovessero andare nel verso giusto. Una strategia che si può riassumere in una sola parola: copiare. Un sondaggio del portale Skuola.net interpellando 1.500 maturandi rivela che circa 1 studente su 5 proprio in queste ore si sta attrezzando per “aiutarsi” in caso di difficoltà. E se, tra loro, oltre il 60% lo sta facendo più che altro per sentirsi tranquillo, tutti gli altri sono certi che dovranno effettivamente far ricorso ad appunti, foglietti e similari.

(di Valentina Roncati/ANSA)

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