Città d’arte protagoniste dell’estate, 27 milioni di presenze

Visita ai Musei Vaticani in epoca pre-Covid.
Visita ai Musei Vaticani..

ROMA. – La grande bellezza dell’Italia culturale cerca il riscatto dopo due anni difficili: le città d’arte si riempiono di nuovo anche di turisti stranieri candidandosi al ruolo di protagoniste dell’estate. Tra giugno e agosto sono previste 27,4 milioni di presenze, oltre 5,5 milioni in più rispetto al 2021 (+24,6%). Un boom dovuto soprattutto al ritorno dei turisti dall’estero: le presenze turistiche straniere dovrebbero essere oltre 17,5 milioni, il 34% in più rispetto alla scorsa estate.

Emerge da uno studio di Cst per Assoturismo presentato a Roma alla presenza del ministro del Turismo Massimo Garavaglia, della presidente di Confesercenti Patrizia De Luise, dell’amministratrice delegata dell’Enit Roberta Garibaldi, del presidente di Assoturismo Vittorio Messina e del vicepresidente vicario di Assohotel Nicola Scolamacchia.

Il quadro che emerge è quello di una netta accelerazione, agevolata dalla fine delle restrizioni e dalla ripresa dei movimenti turistici internazionali: quest’estate il turismo culturale crescerà del +24,6% rispetto all’anno precedente, l’aumento più rilevante tra tutti i segmenti di offerta turistica e della media complessiva del settore (+14,3%).

Sebbene non sufficiente ancora a recuperare pienamente i livelli del 2019, quando i visitatori delle città d’arte erano stati 44 milioni, l’aumento conferma comunque la ritrovata vitalità del turismo culturale, che già nei primi 5 mesi del 2022 ha registrato un totale di 30,3 milioni di pernottamenti.

“La ripresa delle città d’arte è il dato più importante. Siamo a metà di giugno e abbiamo già quasi raggiunto i dati del 2019. Va bene, ma non ci accontentiamo” ha detto il ministro Garavaglia. “Anche se avete regole differenti dagli altri Paesi ci dà degli svantaggi, il turismo culturale aggancia un ottimo rimbalzo frutto di due dati: ritornano gli stranieri e gli italiani hanno riscoperto la bellezza del nostro Paese. Siamo contenti? No. Perché a gennaio siamo i primi, il Paese più desiderato del mondo. Però a fine anno poi siamo quinti negli arrivi effettivi. Abbiamo quindi ampi margini di miglioramento, ma dobbiamo impegnarci tutti”.

“Dopo il Covid, Omicron, la guerra russo-ucraina, la variante Omicron 5, l’aumento di luce, gas, benzina – ha spiegato la presidente di Confesercenti Patrizia De Luise – arriva a ciel sereno l’annuncio dell’aumento dei tassi di interesse. Abbiamo tante nubi all’orizzonte, ma teniamole, per ora, lontane. Il problema delle concessioni per gli stabilimenti balneari tutt’ora irrisolto; l’aumento del tasso di interesse che porterà ad un aggravio per il solo comparto turistico, per l’anno in corso, di oltre 900 milioni di euro. Purtroppo, è reale la difficoltà di reperire personale qualificato nel turismo”.

Roberta Garibaldi ha parlato di come l’attività dell’Enit non si sia mai fermata in questi ultimi due e di come grazie anche all’hub digitale e al branding content l’ente si stia profondamente rinnovando anche perché nel corso della pandemia è cambiato l’approccio al viaggio.

Tra le tante campagne in corso ha citato quella legata all’Eurovision (“nella seconda trasmissione più vista al mondo dopo le Olimpiadi, con 200 milioni di spettatori, abbiamo mandato in onda le cartoline dall’Italia”) e al Giro d’Italia (“abbiamo creato anche qui cartoline digitali e una sezione a favore dei cicloturisti per scoprire il nostro paese'”). Infine ha mostrato l’ultima iniziativa in corso con gli ambassador Federica Pellegrini e Bebe Vio per lo sport, Massimo Bottura per il food, Roberto Bolle per la danza, Stefano Boeri per l’architettura, Marco Balich per la creatività.

(di Cinzia Conti/ANSA)