Papa Francesco e von der Leyen: “Impegno comune per la pace in Ucraina”

Papa Francesco e la Presidente del Consiglio Europeo Ursula von der Leyen, in Vaticano
Papa Francesco e la Presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen, in Vaticano. (Ufficio Stampa Vaticano)

CITTÀ DEL VATICANO. – Venti minuti di colloquio per sancire un “impegno comune” per fermare la guerra in Ucraina. Papa Francesco ha ricevuto in Vaticano la Presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen. Al centro dei colloqui proprio il conflitto nel cuore dell’Europa, con “particolare attenzione agli aspetti umanitari e alle conseguenze alimentari del protrarsi del conflitto”.

La Presidente ha poi incontrato il card. Pietro Parolin e mons. Paul Richard Gallagher della Segreteria di Stato. “Siamo con coloro che soffrono per le distruzioni, questa guerra deve finire riportando la pace in Europa”, ha sottolineato von der Leyen.

La crisi del grano preoccupa la Santa Sede e l’incontro di oggi ha voluto accelerare le iniziative che possano evitare una catastrofe umanitaria, la carestia in molti Paesi poveri del mondo, come conseguenza del blocco del grano nei porti ucraini.

Nelle parole ufficiali non si fa invece alcuna menzione sulla questione dell’invio di armi sulla quale maggiori sono le distanze tra il Vaticano, e il Papa in particolare, e l’Europa. Ma è verosimile che la Santa Sede abbia affrontato il tema ribadendo la sua scelta prioritaria per il dialogo e la diplomazia.

Intanto il Pontefice oggi ha annunciato il ‘rinvio’ del viaggio in Africa che era programmato dal 2 al 7 luglio. Tutto era già pronto nella Repubblica Democratica del Congo e in Sud Sudan. Anche in Vaticano si limavano gli ultimi dettagli e già era uscita la lista con i 77, tra giornalisti e fotografi, accreditati sul volo papale. Ma i medici, considerata la situazione del suo ginocchio destro, e il fatto che il Pontefice non si vuole operare, hanno consigliato a Francesco di non affrontare questo sforzo e lui “con rammarico” ha dovuto obbedire.

Si tratta di “non vanificare – spiega il portavoce Matteo Bruni – i risultati delle terapie tuttora in corso”, tra infiltrazioni e fisioterapia. Il dolore che bloccava il Papa, grazie anche all’uso della sedia a rotelle, è diminuito. Ma la prospettiva di un viaggio così impegnativo ha portato i medici a chiedere al Papa di fermarsi.

Con le stesse motivazioni, il Pontefice quasi sicuramente non presiederà nessun evento al Corpus Domini, il 16 giugno. Resta confermato invece, almeno al momento, il viaggio di fine luglio in Canada.

Infine Bergoglio questa mattina ha rilanciato, nell’incontro con la federazione delle famiglie europee cattoliche, tutti i temi cari ai pro life, dalla famiglia basata sul matrimonio tra un uomo e una donna alla lotta all’inverno demografico, dalla condanna della pornografia a quella dell’utero in affitto, “pratica inumana”, quest’ultima, “in cui le donne, quasi sempre povere, sono sfruttate – ha detto il Papa -, e i bambini sono trattati come merce”.

(di Manuela Tulli/ANSA)