Mondiali Qatar 2022: in arrivo la decisione sull’Ecuador, il Cile sogna

Una fase della partita di qualificazione ai Mondiali di calcio Qatar 2022 tra Ecuador e Cile.
Una fase della partita di qualificazione ai Mondiali di calcio Qatar 2022 tra Ecuador e Cile.

ROMA. – Un certificato di nascita potrebbe costare all’Ecuador l’esclusione da Qatar 2022: è attesa per domani una decisione della commissione disciplinare della Fifa sulla posizione della nazionale centroamericana accusata di aver schierato il giocatore Byron Castillo falsificandone l’atto di nascita, perché sarebbe in realtà colombiano. Domani l’Ecuador rischia una sanzione, fino all’esclusione dal torneo del prossimo inverno se venisse confermato che Castillo ha falsificato i suoi documenti di nascita.

L’esclusione aprirebbe un nuovo scenario in tema di ripescaggio, possibilità che aveva suscitato nelle settimane scorse sui social italiani il tam tam sulla suggestione di una presenza azzurra, di fronte alla quale la Fifa ha ripetutamente ribadito, pubblicamente e in via privata alla Figc, che si tratta di ipotesi senza alcun fondamento.

Gravina aveva esplicitamente detto che le possibilità di ripescaggio erano pari a zero. Se l’Ecuador venisse escluso da Qatar 2022, in prima fila ci sarebbe il Cile (che ha denunciato la presunta falsa nazionalità di Castillo) nonostante la nazionale si sia classificata al sesto posto nel Conmebol.

Dal Messico rimbalza l’indiscrezione di un’esclusione certa: ad alimentare queste voci sarebbe però Eduardo Carlezzo, l’avvocato che rappresenta il Cile in questo caso davanti alla Fifa. Ma la questione giuridica è tutta da definire, a cominciare dai tempi della giustizia Fifa che potrebbero anche allungarsi rispetto alla previsione di domani.

Se dovesse essere accertata la falsa nazionalità di Castillo, la Fifa, aderendo al suo Codice Disciplinare, dovrebbe togliere i punti acquisiti dall’Ecuador nelle partite delle Qualificazioni Conmebol a cui ha partecipato: se fosse questa la decisione, la nazionale ecuadoregna retrocederebbe all’ultimo posto a vantaggio del Cile che come quarta classificata andrebbe direttamente ai Mondiali, mentre il Perù comunque si giocherebbe il posto a Qatar 2022 nel playoff con l’Australia lunedì prossimo.

Un’esclusione tout court, sotto forma ad esempio di squalifica della federazione per un lungo periodo, lascerebbe invece aperta la decisione di chi debba sostituire l’esclusa: la palla passerebbe alla Fifa, per una scelta politica, che avrebbe come primo criterio quello del rispetto delle quote geografiche. Non è da escludere neanche una squalifica ‘non afflittiva’, per non parlare di una possibile assoluzione. Insomma, tutto è aperto. E il Mondiale – specie in Sudamerica – resta a fiato sospeso.