Mostra e guida online per dare lunga vita ai mobili

Un aspetto dell Salone del Mobile a Milano. (FuoriSalone)
Un aspetto dell Salone del Mobile a Milano. (FuoriSalone)

MILANO. – La poltrona rovinata dal gatto, la camera da letto della nonna, il comodino che andava di moda 50 anni fa: niente va buttato, tutto può essere recuperato. Nella design week della sostenibilità, una mostra temporanea lancia un catalogo open source, ‘Unwanted Furniture’, con 10 strategie progettuali circolari e sostenibili da seguire step-by-step per estendere il ciclo di vita di oggetti vecchi, rotti o desueti.

Il progetto di OpenDot per AMSA – Gruppo A2A, esposto oggi a Base Milano, nasce come invito al riutilizzo di oggetti d’arredo. Dalla questione funzionale a quella estetica, sono tante le motivazioni che portano allo scarto di mobili che però, molto spesso, potrebbero non diventare un rifiuto, ma essere aggiustati, rinnovati o trasformati in pochi passaggi, come si vede nell’esposizione del FuoriSalone, dove i nuovi oggetti sono accompagnati da un video che illustra la loro trasformazione.

Un ‘prima e dopo la cura’ che si può ricreare anche a casa, con la guida pubblicata sul sito di Amsa e scaricabile gratuitamente, che spiega passo per passo come prendersi cura dei mobili per prevenire danni ed estenderne la durata; come rinnovare esteticamente quello che non ci piace più; come seguire una serie di strategie di riparazione che mantengono la funzione d’uso fino ad arrivare all’upcycicling, dove al riciclo è abbinato un cambio di funzione.

Molto spesso, per esempio, capita di dover buttare ripiani, mensole, ante in legno. La guida suggerisce invece di riutilizzarli come moduli da cui creare nuovi mobili attraverso l’uso di giunti fai da te. E se si ha una buona modalità ci si può lanciare nell”hacking’: “Fin da piccoli impariamo che uno scatolone può essere un fortino in cui nascondersi o un’astronave da comandare. Hackerare un oggetto rotto – spiega la guida – significa guardarlo con gli occhi di un bambino, vedendoci nuove funzioni, che inizialmente non aveva”.

Così una vecchia cassa audio è stata montata sull’alzata di un comodino d’epoca, a sua volta trasformato in un tavolino minimale, ed è diventata un oggetto di design ispirato a un lavoro di Enzo Mari.