Musk minaccia di abbandonare Twitter per account falsi

Elon Musk durante una conferenza stampa
Elon Musk durante una conferenza stampa. (Photo by Olivier DOULIERY / AFP)

NEW YORK. – Elon Musk accusa Twitter di non voler rispondere alla sua richiesta di informazioni sugli account spam e fake e minaccia di abbandonare l’accordo da 44 miliardi di dollari. L’attacco del patron di Tesla affonda i titoli Twitter a Wall Street, dove arrivano a perdere fino al 5,5% scendendo a 38,05 dollari per azione, ben al di sotto dei 54,20 dollari messi sul piatto dal miliardario-visionario.

La replica di Twitter all’ennesimo affondo di Musk non si fa attendere. “Abbiamo e continueremo a cooperare nella condivisione di informazioni per concludere la transazione in accordo con i termini stabiliti”, afferma la società che cinguetta. “Riteniamo che l’intesa sia nel miglior interesse degli azionisti e intendiamo chiudere la transazione a applicare il prezzo e i termini stabiliti”, precisa quindi Twitter ribadendo così di voler andare avanti e di voler portare a casa la cifra fissata.

Parole chiare che seguono il rincorrersi di indiscrezioni sulla possibilità che Musk voglia spuntare un prezzo d’acquisto migliore o, addirittura, cerchi una scusa per farsi indietro. Il botta e risposta conferma una tensione alle stelle. In una lettera al responsabile legale di Twitter Vijaya Gadde, Musk afferma di aver diritto ai dati sugli account falsi e di non essere tenuto a spiegare la logica della sua richiesta. Poi aggiunge: averli faciliterebbe il finanziamento dell’acquisizione.

Musk ha messo finora insieme un gruppo di 19 investitori pronti a finanziare il suo accordo e ha avviato anche trattative con alcuni azionisti esistenti, fra i quali il fondatore Jack Dorsey, per convincerli a convertire i loro titoli nella nuova Twitter non quotata e targata Musk. Non fornendo i dati richiesti, “Twitter sta apertamente rifiutando di adempiere agli obblighi stabiliti” dall’accordo di acquisizione, aggiunge Musk criticando la società che cinguetta per essersi limitata a offrire dettagli sulle metodologie che usa per il calcolo degli account spam.

Metodi che il patron di Tesla boccia come inadeguati. Twitter stima che circa il 5% degli account sulla piattaforma siano spam o falsi. Una quota che Musk ritiene troppo bassa: potrebbero essere anche il 20%, ha osservato nelle scorse settimane. La missiva alla società che cinguetta si chiude con una minaccia: l’atteggiamento di Twitter è una “chiara violazione dei suoi obblighi” e Musk si riserva “tutti i i diritti di non concludere la transazione e di mettere fine all’intesa”.

Gli account falsi sono un’ossessione di vecchia data di Musk. Già nel 2018, quando un’acquisizione di Twitter non era nell’aria, aveva sollevato pubblicamente il problema. “Molti account su Twitter hanno molti follower e sono simili a quelli di persone reali ma non lo sono”, aveva twittato. Negli ultimi giorni ha portato all’attenzione su un cinguettio che suggeriva una possibile campagna anti-Elon condotta con account spam e bots. Un tweet al quale ha risposto con una sola parola: “Interesting”, interessante.

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