Letta: “Draghi arrivi al 2023. Un capoluogo in più è vittoria”

Il Segretario del Partito Democratico, Enrico Letta, al Forum ANSA con il direttore ANSA Luigi Contu e Giampaolo Grassi della Redazione politica ANSA
Il Segretario del Partito Democratico, Enrico Letta, al Forum ANSA con il direttore ANSA Luigi Contu e Giampaolo Grassi della Redazione politica ANSA, Roma, 6 giugno 2022. ANSA/ALESSANDRO DI MEO

ROMA. – Il governo deve arrivare al 2023, deve durare “fino all’ultimo giorno”. Al forum Ansa, il segretario Pd Enrico Letta ha inviato un messaggio alla maggioranza, soprattutto ai vicini di casa del M5s che, da qualche tempo, mettono paletti uno dopo l’altro. Per il 21 giugno, quando il Parlamento voterà sull’Ucraina, i 5 stelle chiedono una risoluzione che contenga lo stop all’invio di armi.

Ma per il segretario dem “quella discussione non può che essere in continuità con le decisioni prese adesso”, che invece l’aiuto militare non lo escludono. “Credo che ci debba essere una linea in continuità con l’alleanza europea”, ha spiegato Letta.

Nonostante le distanze, il segretario Pd scommette su un’alleanza stabile per il 2023 coi Cinque stelle. Un test “molto importante” saranno le primarie in Sicilia, in autunno, per la scelta del candidato governatore. “Una Regione amministrata male dal centrodestra – ha detto Letta – su stessa ammissione di alcuni esponenti del centrodestra. Noi abbiamo la possibilità e la responsabilità di offrire una alternativa non estemporanea”.

Se verrà trovata la quadra, alle primarie parteciperanno il Pd, il M5s e le forze di sinistra. Nel frattempo, per il patto progressista c’è la prova delle amministrative di domenica. “L’obiettivo – ha chiarito Letta – sarà dimostrare che il campo largo è meglio dell’autosufficienza”, quella perseguita dal Pd nel 2017, quando il centrodestra vinse in 19 dei 26 capoluoghi che torneranno al voto domenica: sei andarono al centrosinistra e uno a un civico (Federico Pizzarotti a Parma). “Giochiamo in trasferta”, ha scherzato Letta, che ha individuato il target della tornata elettorale: “Spero di far crescere quel sei” e che ne escano “più sindaci donna”.

La maggioranza composita di questo governo per Letta è irripetibile. Mai più con la Lega, ha ribadito. E intanto sfida Matteo Salvini e Giorgia Meloni: “Il Parlamento Europeo mercoledì voterà il pacchetto Fit sulla sostenibilità che riguarderà l’avvenire della nostra società, dei nostri figli e del nostro ambiente. I gruppi di Salvini e Meloni si sono schierati contro e hanno intenzione di bloccare questo pacchetto. Sfido Salvini e Meloni a schierare i loro parlamentari a favore dell’ambiente e del futuro”.

Il segretario dem ha in mente un’agenda di governo. “Dobbiamo pensare ai mali storici del nostro Paese: la questione salariale, con salari bassi e non cresciuti, e bassi tassi di produttività. Ѐ fondamentale che utilizziamo l’occasione offerta dal Pnrr. Servono investimenti e uno Stato che premi il lavoro stabile e continuativo a tempo indeterminato. Accanto a questo vanno ridotte le tasse sul lavoro. Abbiamo poi un problema drammatico di lavoro povero. Noi siamo a favore del salario minimo, nella logica della direttiva Ue”.

E poi c’è la legge elettorale. Per Letta quella attuale è pessima e va cambiata. Col proporzionale? “La questione fondamentale – ha risposto – è riportare il rapporto eletti-elettori ad uno standard virtuoso”. Resta il tema Ucraina. Il segretario dem ha ripetuto la frase dell’ex presidente della Bosnia, Izetbegovic, ‘Anche una pace non completamente giusta è meglio della continuazione della guerra’.

“Noi vogliamo una pace giusta – ha spiegato – non spingiamo per una pace non giusta. Ma credo che tutti vogliamo la fine della guerra e il primo a volerlo è il popolo ucraino. Non sono cambiate le ragioni che hanno portato l’Italia, con l’Ue, all’intervento al fianco dell’Ucraina: chiedere uno sforzo per la pace”.

(Di Giampaolo Grassi/ANSA)

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