Padova-Palermo sfida finale, e ultras tifano insieme

Giocatori del Palermo festeggiano una rete. (ANSA)

PADOVA.  – Alla fine della doppia sfida qualcuno piangerà. Ma (probabilmente) non voleranno ne’ botte, ne’ insulti. Che per una sfida tra nobili decadute, Padova e Palermo, da anni alla vana ricerca di tornare nel calcio che conta, sarebbe un miracolo.

Il play off di serie C, che andrà in scena domenica 5 giugno, con ritorno domenica 12 giugno, Veneto e Sicilia, diventa così l’occasione per spazzare via i rigurgiti razzisti che negli stadi riesplodono spesso quando sono di fronte club Nord e del Sud.

Lo confermano le recenti polemiche in occasione dei play out salvezza tra Vicenza e Cosenza: all’andata un video con tifoso vicentino che dava delle “scimmie calabresi” agli avversari; al ritorno la conduttrice di una Tv veneta che congedava in diretta un bimbo-tifoso del Cosenza con un “tanto verrai anche tu a cercare un lavoro in pianura”.

La differenza, invece, la farà il gemellaggio tra tifoserie di Palermo e Padova, suggellato ancora nel 1982, e da allora mai interrottosi.

“Qualsiasi sarà l’esito del doppio confronto nulla potrà scalfire un’amicizia che dura esattamente da 40 anni e che resterà tale in eterno” assicura da Padova Massimo Benedetti, uno dei capi di “Appartenenza Biancoscudata”, che mette assieme le varie anime della tifoseria padovana. Tutto iniziò con il Mundial ’82,  con un primo gemellaggio informale tra turista tifosi padovani e ultras del Palermo, sancito ufficialmente nel 1983, come riporta la data nel colletto delle magliette indossate durante l’ultima sfida di campionato 2018-2019 tra le due squadre, prima del fallimento del club rosanero.

Da allora le due squadra non si erano più incontrate. Da quella vacanza nel mare siciliano di un gruppi di ultras padovani partì la storia di amicizia e di “legame fraterno” tra i due club.

Proseguita anche al dì lá degli eventi calcistici, dato che per periodi alterni Padova e Palermo non hanno giocato nello stesso campionato. “Ma questo non è stato un deterrente – dice  Benedetti – visto che alcune volte all’anno riusciamo a vederci, magari in qualche stadio del Centro Italia: Padova e Palermo sono collocate quasi ai poli estremi del Paese. Riusciamo comunque a trovare il modo per salutarci in qualche località. É gemellaggio stato portato avanti per generazioni, con i nuovi tifosi che hanno sostituito altri”.

Domani, 4 giugno, vigilia di Padova-Palermo all’Euganeo, è atteso nella città del Santo l’arrivo dei primi tifosi palermitani a Padova, i primi gruppi alla spicciolata, poi in progress l’organizzazione del rinnovo del gemellaggio, con  appuntamenti-spritz, le cene sabato, e infineil pre-gara di domenica trascorso assieme, prima di arrivare allo stadio.

L’ospitalità sarà ricambiata fra una settimana, il 12, per il match di ritorno alla Favorita di Palermo. a di ritorno in terra siciliana. “Qui la trasferta è ancora più complicata – conclude Benedetti – perché domenica 12 è un giorno di elezioni, abbiamo trovato pochissimi posti in aereo, già prenotati da mesi da chi ritornerà a casa in Sicilia per votare. Noi biancoscudati abbiamo prenotato diversi furgoni che ci porteranno sino a Napoli, e da lì prenderemo la nave per Palermo”.

In uno stadio Euganeo di Padova che ha registrato il sold-out 48 ore prima della partita d’andata, saranno circa tremila i tifosi nella curva riservata ai rosanero, ma altri di fede palermitana, residenti in Veneto, faranno il tifo da altri settori. Dalla Sicilia assicurano che tutti i voli in partenza da Palermo (anche quelli diretti a Milano o Torino) sono esauriti da molti giorni.