Bambino di quattro anni annega davanti ai genitori

Il corridoio di un ospedale con l'indicazione di Pronto Soccorso.
Il corridoio di un ospedale in un'immagine d'archivio. ANSA/ FRANCO SILVI/ANSA / BGG/BEF

PALERMO. – Tragedia sul litorale palermitano. Un bambino di 4 anni, Brian Puccio, è annegato nel mare della zona industriale di Termini Imerese, proprio davanti la centrale Enel e l’ex stabilimento Fiat chiuso ormai da anni. Il piccolo era con i genitori che a un certo punto sono stati richiamati dalle urla di alcune persone che lo hanno visto galleggiare in acqua a testa in giù.

Qualcuno ha tentato di prestare i primi soccorsi in spiaggia ed è stato chiamato anche il numero di emergenza ma poi sono stati gli stessi familiari, viste le condizioni disperate del bimbo che era cianotico e non respirava, a trasportarlo al pronto soccorso dell’ospedale Cimino di Termini Imerese. Per oltre un’ora i medici hanno cercato in tutti i modi di rianimarlo ma non c’è stato nulla da fare.

Quando i genitori e gli altri parenti hanno saputo che il piccolo Brian era morto in ospedale ci sono state scene strazianti di rabbia e disperazione. La famiglia Puccio vive nel quartiere palermitano di Brancaccio. Avevamo deciso di trascorrere la giornata festiva del 2 giugno, la prima della stagione con sole e un caldo estivo, andando in gita sulla spiaggia della zona industriale di Termini Imerese.

Il piccolo Brian stava giocando in acqua quando è avvenuta la tragedia. I carabinieri, coordinati dalla procura di Termini Imerese, stanno cercando di ricostruire la dinamica dell’accaduto e di accertare eventuali responsabilità sentendo i genitori del bimbo, i parenti e gli amici che erano presenti in spiaggia.

Gli inquirenti stanno anche ascoltando i testimoni che si trovavano nell’arenile e quelli che hanno prestato i primi soccorsi. La magistratura ha intanto disposto l’autopsia sul corpicino del bimbo per accertare le cause della morte.

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