Coronavirus Italia: Gimbe, oltre sette milioni senza vaccino

Un centro vaccinazioni in Campania.
Un centro vaccinazioni in Campania. (ANSA)

ROMA. – In oltre sette milioni in Italia sono ancora senza vaccino anti Covid-19, una cifra che comprende i 2,8 non immunizzati ma guariti e temporaneamente protetti, e i 4,6 milioni che non hanno avuto la terza dose, mentre precipitano le somministrazioni per la quarta dose nelle persone immunocompromesse (-19,3%) e in altri fragili (-17,5%): a fotografare una situazione non semplice è la fondazione Gimbe, che nel suo monitoraggio relativo al periodo 25-31 maggio continua a rilevare il calo di casi e ricoveri, in linea con il calo dei tamponi.

Sul fronte dei vaccini si guarda però già all’autunno, con l’accordo firmato dalla Commissione Europea con l’azienda produttrice di uno dei vaccini anti Covid. Moderna e teso a posticipare la consegna dei vaccini, adattandola alle esigenze dei Paesi Ue.

L’accordo prevede inoltre che, se dovesse essere autorizzato un vaccino adattato alle nuove varianti del virus SarsCoV2, parte delle dosi previste per aprile, maggio e giugno potrebbero essere somministrate come vaccini di richiamo adattati alle attuali varianti a partire da settembre e durante i mesi autunnali e invernali. L’accordo include anche la consegna di vaccini adattati alle varianti future.

Della presenza in Europa di nuove varianti del virus ha parlato Marco Cavaleri, responsabile della strategia vaccini dell’Agenzia europea per i medicinali (Ema), per il quale “il numero di nuove infezioni e di quelle mortali è in calo, ma c’è un incremento dei casi in alcuni Paesi, molto probabilmente legati al diffondersi delle varianti Omicron BA.4 e BA.5”, che “potrebbero diventare dominanti nell’Ue”, ma che “dai dati finora disponibili non sono associate con forme di malattia più gravi”.

Anche alla luce di questa situazione, si raccomanda di “somministrare una quarta dose o una seconda dose richiamo per le persone di 80 anni e oltre” e, a chi ancora non l’ha fatto, di completare il ciclo vaccinale”. Cavaleri ha inoltre parlato di “progressi significativi” attesi nelle prossime settimane sul fronte dei vaccini adattati alle varianti del virus SarsCoV2: l’obiettivo è dare il via libera ai primi in settembre.

“I colloqui sono in corso con produttori – ha aggiunto – e stiamo dando la priorità a prodotti che coprono la variante Omicron BA1 in aggiunta oppure in sostituzione al ceppo originale, i risultati dei test clinici sono attesi tra giugno e agosto”. Prepararsi all’autunno è importante, anche se i numeri attuali dell’epidemia sono bassi, complici il caldo e la campagna di vaccinazione.

I dati del ministero della Salute indicano che in 24 ore i nuovi casi sono diminuiti da 18.391 a 17.193, rilevati con 181.055 test fra molecolari e antigenici rapidi, contro i 192.108 del giorno. Il tasso di positività è stabile al 9,5%. Sostanzialmente stabile anche la situazione dei ricoveri: sono 226 nelle terapie intensive, tre in più in un giorno nel saldo tra entrate e uscite, e gli ingressi giornalieri sono stati 27; nei reparti ordinari i ricoverati sono 4.589, 289 in meno in un giorno.

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