Primi effetti incentivi auto, ma vendite in calo 15%

In una foto d'archivio, una fila di auto in un autostrada .(ANSA/MAURIZIO DEGL'INNOCENTI)

TORINO. – Gli incentivi auto varati dal governo hanno avuto un effetto immediato sul mercato sul quale continuano a pesare gli effetti della pandemia, la crisi nelle forniture di microchip, le difficoltà dell’economia e i rischi connessi alla guerra in Ucraina.

A maggio sono state immatricolate 121.299 vetture, il 15,1% in meno dello stesso mese del 2021, il calo più modesto da inizio anno. Il totale dei cinque mesi sale a 556.974, con una flessione del 24,26% rispetto all’analogo periodo dell’anno scorso, pari a una perdita di oltre 178.000 auto.

Come subito è apparso evidente, gli incentivi più utilizzati sono stati quelli per le auto con alimentazione tradizionale ed emissioni contenute, meno per le vetture alla spina: già il primo giorno di apertura della piattaforma, che accoglie le prenotazioni dei concessionari per usufruire degli incentivi, il fondo di 170 milioni per le auto con emissioni fino a 135 grammi risultava dimezzato, dopo 6 giorni restano solo 34 milioni. E’ stato speso invece solo  il 14% dei 220 milioni stanziati per le vetture elettriche.

Il Centro Studi Promotor stima che, grazie agli incentivi, in tutto l’anno si venderanno 200.000 auto in più e che l’intero 2022 si chiuda con 1.336.682 autovetture immatricolate. “Si tratta di un livello infimo che è inferiore dell’8,3% al risultato del 2021, del 30,3% al risultato del 2019 (l’anno precedente la pandemia) e di ben il 38,5% al livello medio degli anni precedenti la crisi dei mutui sub prime innescata nel 2007 dal il fallimento di Lehman Brothers. La previsione è fortemente allarmante tanto più che l’obiettivo è stato raggiunto con lo stanziamento da parte del Governo di incentivi alle auto per 615 milioni”.

Per l’Unrae la struttura del sistema degli incentivi contiene alcune debolezze, come il mancato prolungamento da 180 a 300 giorni dalla firma del contratto del termine per usufruire dell’incentivo. L’Anfia ritiene che “per supportare adeguatamente la diffusione delle vetture elettrificate, accelerando il processo di decarbonizzazione della mobilità, è necessario includere nella misura il comparto del noleggio”.

Cali a due cifre per le principali case automobilistiche. Il gruppo Stellantis ha immatricolato a maggio 47.451 auto in Italia, il 15,6% in meno dello stesso mese del 2021. La quota di mercato è pari al 39,1% a fronte del 39,3% del maggio dell’anno scorso. Tra i brand Jeep ha ottenuto la quota record superiore al 22% del mercato ‘alla spina’ e la Lancia Ypsilon ha raggiunto la quota più alta di sempre con il 19,3% del segmento B.

(di Amalia Angotti/ANSA).