Unicef: “Ogni giorno due bambini ucraini uccisi e quattro feriti”

Adulti e bambini ucraini attraversano il confine tra l'Ucraina e la Moldova sotto una forte nevicata.
Adulti e bambini ucraini attraversano il confine tra l'Ucraina e la Moldova sotto una forte nevicata. ANSA / CIRO FUSCO

ROMA. – Per il Parlamento ucraino il numero ufficiale dei bambini ucraini morti dall’inizio dell’invasione russa è di 243, mentre i feriti sono 446. Dai dati forniti dall’Unicef dal 24 febbraio ne sarebbero stati uccisi almeno 262 e 415 sarebbero rimasti feriti. Numeri drammatici in ogni caso. E ancora più allarmanti se si considera che per ogni giorno di guerra, dei quasi cento combattuti, più di due bambini vengono uccisi e oltre 4 vengono feriti.

Nel giorno in cui in Ucraina ricorre la Giornata internazionale per la Protezione dell’Infanzia, in memoria delle piccole vittime della guerra gli scuolabus gialli di Leopoli sono rimasti vuoti, il sindaco della città Andriy Sadovoy su Telegram ha postato le foto dei bus vuoti e i sedili con sopra zainetti e pupazzi.

“Quasi cento giorni di guerra in Ucraina hanno avuto conseguenze devastanti per i bambini, di una portata e a una velocità mai viste dalla Seconda Guerra Mondiale” sostiene l’Unicef spiegando che sono oltre 5,2 milioni di bambini ucraini bisognosi di assistenza umanitaria: 3 milioni all’interno dell’Ucraina e oltre 2,2 milioni nei paesi che ospitano rifugiati. Circa 2 bambini su 3 sono stati sfollati a causa dei combattimenti, per non parlare delle scuole e degli istituti distrutti dalle bombe. In più un milione e mezzo di bambini e bambine rischiano una grave crisi alimentare.

I pericoli per i piccoli ucraini sono infiniti. I bambini che scappano sono esposti a “significativi rischi” di separazione dalla famiglia, di violenza, abusi, sfruttamento sessuale e tratta. La maggior parte sono stati esposti a eventi profondamente traumatici. Piccoli che hanno bisogno di sicurezza, stabilità, servizi di protezione dell’infanzia e supporto psicosociale soprattutto coloro che sono non accompagnati o sono stati separati dalle famiglie.

“Ma, più di ogni altra cosa, hanno bisogno di pace” dice l’Unicef . Andrea Iacomini, portavoce dell’organizzazione per l’Italia per tutelare i bambini ucraini chiede agli italiani di tornare in piazza per combattere assuefazione e indifferenza. “Bisogna chiedere con forza pace per i bambini e le bambine ucraine. Dobbiamo farlo – spiega – per quei piccoli innocenti che hanno perso la vita perché ogni giorno che passa li avremo uccisi due volte, per mano delle bombe e per mano della nostra colpevole indifferenza”.

A scendere in piazza a Roma sono stati centinaia di bambini e adolescenti dei Giovani per la Pace, il movimento giovanile della Comunità di Sant’Egidio al grido di “Vogliamo la pace! La guerra non ci piace!”. In piazza con loro anche alcuni minori ucraini.

Alla manifestazione dei bambini sono state portate alcune tra le lettere sulla pace scritte dai bambini di tutto il mondo, dall’Ucraina alla Siria, che la Comunità di Sant’Egidio ha raccolto per consegnarle al segretario generale dell’Onu, Antonio Guterres. E’ stata letta, ad esempio, la lettera di una bambina di Kiev di 9 anni con la sua testimonianza sulle notti trascorse nei sotterranei e una richiesta: “Non dimenticatevi di me!”. “Noi – ha detto la piazza in coro – non dimenticheremo nessuno e nessun bambino coinvolto dalla guerra”.

(di Emanuela De Crescenzo/ANSA)