Cresce la rabbia sociale, troppe diseguaglianze

IL podio in allestimento del Festival Internazionale dell'Economia a Torino.
IL podio in allestimento del Festival Internazionale dell'Economia a Torino. (Sky Tg24)

TORINO. – Le diseguaglianze hanno raggiunto livelli eccessivi, le discriminazioni aumentano e la rabbia cresce nel Paese. La tenuta sociale è a rischio. E’ il messaggio che arriva dal Festival Internazionale dell’Economia, diretto da Tito Boeri e organizzato a Torino dagli Editori Laterza con la collaborazione del Collegio Carlo Alberto.

Più di 140 appuntamenti – molti in streaming – fino al 4 giugno, tra conferenze, discussioni e lezioni di piazza, per riflettere su ‘Merito, diversità, giustizia sociale”. Boeri ricorda che l’Italia ha bisogno di più immigrati e che i profughi dall’Ucraina possono essere una risorsa, ma bisogna investire sull’accoglienza, gestire nel modo migliore l’integrazione sociale.

Il sondaggio sui temi cuore della rassegna, presentato al Festival da Ilvo Diamanti e Nando Pagnoncelli, dà indicazioni chiare sui temi al centro del dibattito economico. Quasi l’80% degli italiani è a favore del salario minimo garantito dallo Stato, una quota altrettanto importante (il 73%) ritiene che sia lo strumento per ridurre le diseguaglianze. Ma c’è anche un altro segnale da non sottovalutare: quasi sette italiani su dieci sono arrabbiati per le ingiustizie sociali e ritengono che il Covid abbia contribuito ad aumentarle.

“Gli italiani attribuiscono le ingiustizie – spiega Boeri – a favoritismi, fortuna, circostanze che non condividono, e quindi considerano ingiusta la società. Le difficoltà di questo periodo, con gli choc della recrudescenza dell’inflazione e della guerra in Ucraina, possono mettere a dura prova il tessuto sociale. Per questo è importante andare a fondo per rimuovere le sorgenti delle diseguaglianze viste come particolarmente odiose dagli italiani, a partire dalle discriminazioni di genere, razza, orientamento sessuale o nei confronti delle persone che portano disabilità”.

Boeri ricorda che l’Italia ha avuto negli ultimi anni un saldo migratorio negativo, che si è aggiunto a quello della popolazione. “Questo – osserva – ha ridotto fortemente l’arrivo di persone che possono lavorare in alcuni settori, ad esempio il turismo. Abbiamo bisogno di più immigrati, dobbiamo prepararci ad accoglierli. è un investimento che dobbiamo fare. Abbiamo anche i profughi che stanno arrivando dall’Ucraina, possono arricchire il nostro potenziale umano. Molti sono bambini, se li integriamo rapidamente nel nostro sistema scolastico avremo molte opportunità di contrastare il declino demografico del Paese. Dobbiamo mettere in piedi un processo di integrazione vero, pensare alla loro cittadinanza”.

Nella prima giornata del Festival, aperta dall’incontro sulla scuola con il ministro Patrizio Bianchi, è intervenuto – in streaming – David Card, economista canadese vincitore del Nobel per l’economia 2021,che ha presentato i risultati di alcune ricerche su come conciliare la selezione in base al merito con la diversità e su pregi e difetti del sistema delle quote di genere, mentre Sergei Guriev, ex consigliere del governo russo oggi in esilio ha parlato delle nuove sanzioni decise dall’Europa.

(di Amalia Angotti/ANSA)

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