MADRID — Nuovo balzo verso l’alto. L’inflazione passa a maggio dall’8,3% all’8,7%, sotto la spinta dei prezzi di carburanti e generi alimentari. Un dato che, seppur preliminare e quindi soggetto a possibili modifiche da parte dell’Istituto Nazionale di Statistica, mostra che le incertezze economiche legate a fattori come la guerra in Ucraina sono tutt’altro che cosa del passato. E che porta il governo a non escludere la proroga di misure straordinarie già adottate per proteggere famiglie e imprese da eventuali effetti negativi.
Il tasso d’inflazione è tornato a crescere dopo aver concesso un respiro ad aprile, quando è passato dal 9,8% all’8,3%. Effetto motivato anche dagli interventi del governo per limitare l’ascesa fuori controllo dei prezzi di alcuni beni primari come i carburanti.
Ma si è trattato solo di una pausa. E mentre la tendenza dell’indice dei prezzi al consumo generale di aprile a maggio mostra una crescita più moderata rispetto a quella accusata tra febbraio e marzo, il tasso di variazione annuo stimato dell’inflazione sottostante (indice generale al netto degli prodotti alimentari non lavorati e prodotti energetici) non ha mai smesso di salire: nel mese in corso, il valore raggiunto è del 4,9%. Se confermato, sarebbe il più alto dall’ottobre del 1995.
Secondo una nota del Ministero dell’Economia diramata a media, il governo mantiene intatta la previsione secondo cui l’inflazione scenderà nei prossimi mesi. Un fattore decisivo, considera Madrid, sarà l’applicazione pratica del meccanismo autorizzato da Bruxelles per fissare un tetto al prezzo del gas e contenere, così, gli aumenti nelle bollette.
Scenari su cui, tuttavia, diversi economisti manifestano un certo scetticismo.
Nel frattempo, la ministra dell’Industria, Reyes Maroto, crede probabile che verranno prorogate misure già applicate per contenere l’inflazione. “Presto prenderemo la decisione di estendere queste misure, per esempio la riduzione dell’Iva sull’elettricità dal 21% al 10%”, ha dichiarato a cronisti.
Redazione Madrid