BOGOTÁ. – Il presidente della Repubblica colombiano Iván Duque ha decisamente negato che le elezioni presidenziali previste per il 29 maggio possano essere sospese, come affermato dal candidato della sinistra Gustavo Petro.
In dichiarazioni rese da Davos, dove si trova per partecipare al vertice economico annuale, Duque ha sostenuto che la Colombia ha una democrazia antica e solida. “Nessuno può immaginare – ha detto il capo dello Stato secondo Blu Radio di Bogotà – che le elezioni possano essere sospese o addirittura che vi possa essere un colpo di Stato”. Duque ha concluso ricordando che ha “denunciato (il presidente venezuelano) Nicolás Maduro e anche le velleità dittatoriali di Hugo Chávez: noi qui abbiamo una democrazia vibrante”.
Sabato durante un comizio a Barranquilla, Petro, leader del Pacto Histórico, ha rivolto un appello a due altri candidati (l’indipendente Rodolfo Hernández e il centrista Sergio Fajardo) a partecipare ad una riunione di emergenza con il suo Pacto Histórico, “perché martedì c’è in programma un progetto per dare un colpo alle elezioni, per sospenderle”.
Prima di Duque avevano smentito l’ipotesi sia il ministro dell’Interno, Daniel Palacios, sia la vicepresidente della Repubblica e ministra degli Esteri, Marta Lucía Ramírez. Da parte sua uno dei candidati chiamati in causa da Petro, l’indipendente Hernández, ha detto di non credere alle dichiarazioni su una possibile sospensione delle elezioni.
Tutti i sondaggi realizzati nelle settimane scorse hanno indicato che Petro ha i favori dell’elettorato. L’ultimo rilevamento del Centro strategico latino-americano di geopolitica (Celag), basato su una proiezione dei voti validi, assegna a Petro il 48% dei consensi, quindi a due punti da una vittoria al primo turno. Seguono Hernández con il 21,8% e il leader della destra di Equipo por Colombia, Federico Gutiérrez, con il 21,4%. Più staccato, in quarta posizione Fajardo, leader della coalizione Centro Esperanza che raccoglie il 5,1%.
