Ambasciata Italia: Brasile essenziale per indagini Falcone

L'ambasciata italiana a Brasilia. (ANSA)

BRASILIA.  – Nel trentennale dalla scomparsa, anche l’ambasciata d’Italia in Brasile commemora la figura del magistrato Giovanni Falcone, ucciso dalla mafia insieme alla moglie e alla sua scorta, e di tutte le vittime della criminalità organizzata.

“Fu un servitore dello Stato, il cui contributo professionale e umano assicurò un deciso cambio di passo nel contrasto del crimine organizzato e nell’elaborazione di un quadro giuridico che continua a rappresentare un riferimento a livello mondiale”, si legge in una nota della sede diplomatica.

“Il Brasile, in particolare, grazie alle attività di cooperazione in ambito giudiziario e di polizia tra istituzioni italiane e brasiliane, rappresentò un tassello fondamentale per il successo delle attività investigative di Falcone”, continua il comunicato.

“Un rapporto, quello tra Italia e Brasile, consolidatosi negli anni, grazie anche a risultati di eccellenza che testimoniano i successi ottenuti nel contrasto alle attività illecite”, conclude il testo dell’ambasciata italiana.

Mentre, da Roma, il ministro degli esteri Luigi Di Maio ha sottolineatio l’importanza della coopereazione internazionale nella lotta antimafia. “Sono certo che attraverso una rafforzata cooperazione internazionale raggiungeremo risultati ancor più consistenti e decisivi, onorando la memoria di Giovanni Falcone e di tutti gli eroi antimafia e coltivando quei valori universali di dignità e giustizia che ci rendono sempre più vicini e uniti nella difesa dei diritti della persona e dello stato di diritto”.

Intervenendo all’evento “La vocazione globale del pensiero di Giovanni Falcone: la proiezione internazionale della lotta alla mafia”, nel quadro delle celebrazioni del trentennale della strage di Capaci, a Palermo, Di Maio ricorda che  “a Giovanni Falcone e Paolo Borsellino la Farnesina ha dedicato un programma, inaugurato nel 2020, che costituisce la punta più avanzata della nostra cooperazione in materia di giustizia e stato di diritto con i Paesi dell’America Latina e dei Caraibi”.

Attraverso questa ed altre iniziative di diplomazia giuridica, continua il titolare della Farnesina, “abbiamo sviluppato un metodo di assistenza tecnica nei settori giustizia e sicurezza riconosciuto come buona prassi globale e che vede nella co-ownership dei Paesi destinatari una chiave del suo successo”.

Di Maio ha citato alcuni dei risultati conseguiti nel quadro del Programma Falcone-Borsellino: il Brasile ha innovato il proprio codice penale con un pacchetto di provvedimenti anticrimine che ha mutuato, con piccole modifiche e adattamenti, il nostro articolo 416 bis del Codice Penale sulle associazioni di tipo mafioso; lo Stato di Città del Messico ha adottato nella propria Costituzione il principio della destinazione ai fini sociali dei beni confiscati; numerosi Paesi in America Latina hanno introdotto circuiti penitenziari differenziati per i detenuti appartenenti alla criminalità organizzata, sul modelo dell’art.41 bis dell’ordinamento penitenziario.

Abbiamo inoltre “sensibilizzato i nostri partner latinoamericani sull’importanza delle misure alternative alla detenzione per favorire il decongestionamento degli istituti penitenziari”.

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