“Freni montati male”, padre e figlia morti in moto

I soccorritori sul luogo dell'incidente.
I soccorritori sul luogo dell'incidente. (Credits @ TgTrento)

TRENTO. – Sono tre gli indagati per la morte di Sandro ed Elisa Prada in Trentino. Padre e figlia, 51 e 13 anni, morirono in un incidente stradale con la moto il 20 agosto dello scorso anno e questa mattina i carabinieri della Compagnia di Borgo Valsugana, che hanno svolto le indagini per conto della procura di Trento, hanno denunciato all’autorità giudiziaria per omicidio colposo plurimo il titolare della concessionaria presso cui era stata acquistata la Motron X Nord 125 ed due meccanici.

Inizialmente si era parlato di un malore del guidatore, data l’assenza di segni di frenata, oppure della velocità eccessiva, ma i carabinieri, non tralasciando l’ipotesi che l’incidente potesse essere stato causato da un guasto meccanico, sequestrarono la moto che, sottoposta a perizia, è poi risultata essere male assemblata. Secondo quanto comunicato dall’Arma, infatti, uno dei bulloni inseriti nella pinza anteriore dei freni sarebbe fuoriuscito dal rispettivo alloggiamento determinando il malfunzionamento del freno.

Dopo l’incidente il pm Davide Ognibene aveva aperto un fascicolo a carico di ignoti e aveva incaricato l’ingegnere Igor Gonnella di ricostruire l’esatta dinamica e verificare eventuali malfunzionamenti della moto, acquistata da Sandro Prada pochi giorni prima dell’incidente. Quel 20 agosto l’uomo, che lavorava nel settore del porfido, e la figlia Elisa, appassionata di danza e aspirante ballerina, erano partiti da casa, a Casalino di Pergine, verso le 16.30, per un breve giro con la moto nuova, mentre la moglie, Patrizia Scurria, li aspettava a casa assieme all’altra figlia, Maddalena, 18 anni.

L’incidente era avvenuto lungo la strada provinciale 83 che scende dall’altopiano di Piné. Lì, in località Nogarè, in prossimità di una curva a gomito a valle del bivio per San Mauro, la Motron X Nord 125 aveva invaso la corsia opposta ed era volata nel bosco sottostante, infilandosi nell’unico varco tra i guardrail. Nessun testimone aveva assistito all’incidente, così i corpi di padre e figlia, lontani dalla strada, erano rimasti lì fino a sera.

I soccorritori, allertati da una guardia forestale di passaggio che aveva scorto il bagliore dei fari in lontananza tra la vegetazione, avevano trovato in zona anche la moglie di Sandro Prada e l’altra figlia della coppia. La donna, preoccupata perché non aveva più notizie dal pomeriggio e perché il marito ed Elisa non rispondevano al telefono (lui lo aveva lasciato a casa), aveva utilizzato un’applicazione installata sullo smartphone della 13enne che consente la localizzazione con il Gps e si erano precipitate verso Nogarè, insospettite da quel segnale immobile. Poi la tragica scoperta.

(di Jacopo Valenti/ANSA)