Primo evento glamour del Giubileo, la regina stavolta c’è

La regina Elisabetta alla serata di gala del Royal Windsor Horse Show, Archivio.

LONDRA.  – Un sospiro di sollievo per il Regno Unito. É la reazione di oggi dei tabloid alla partecipazione della regina Elisabetta alla serata di gala del Royal Windsor Horse Show, tradizionale kermesse equestre della scuderia reale inserita quest’anno fra le celebrazioni del Giubileo di Platino per i 70 anni sul trono della 96enne sovrana: una ricomparsa – dopo il preoccupante, ennesimo forfait della settimana scorsa a un appuntamento istituzionale del calibro del cosiddetto Queen’s Speech – utile ad alleviare, se non cancellare, i timori generati dai problemi di salute degli ultimi mesi.

E dai primi veri segnali di cedimento o affaticamento di fronte a un’anagrafe che, per quanto splendidamente cavalcata, resta quella che è.

La matriarca della Royal Family è apparsa in effetti ieri gioiosa e sorridente fin dall’arrivo a bordo di una Range Rover che l’ha portata nel brevissimo tragitto dal castello di Windsor, diventato la sua residenza fissa, al parco circostante. Come accade già da qualche tempo, a causa dei problemi di deambulazione che ha pubblicamente confessato, è stata obbligata a usare di nuovo un bastone per muoversi sul red carpet; ma nel complesso si è mostrata ancora sulla breccia.

Si è trattato del suo secondo evento pubblico dall’inizio dell’Horse Show: evento tutto sommato poco impegnativo, visto che si è svolto nel circondario della sua stessa dimora, ma sufficiente a contribuire a rassicurare i sudditi almeno rispetto agli allarmi più gravi o incombenti sulle sue condizioni fisiche dopo la plateale defezione dal Queen’s Speech, l’inaugurazione solemne della nuova sessione annuale del Parlamento di Westminster, mai mancata dal 1963 e delegata per la prima volta in assoluto all’eterno erede al trono Carlo.

Un impegno evidentemente più pesante, se paragonato al Royal Horse Show: momento glamour di festa al quale Sua Maestà si è fatta accompagnare dal quartogenito Edoardo, conte di Wessex, con la consorte Sofia, la coppia più stabile, riservata ed estranea a imbarazzi della famiglia reale, assistendo con evidente soddisfazione ai virtuosismi ippici e di contorno organizzati in suo onore.

Esibizioni presentate da celebrità della tv britannica e affiancate dai tributi rivoltile da star mondiali dello spettacolo come dame Helen Mirren, regina del grande schermo che per l’occasione ha vestito in un bozzetto i panni della grande Elisabetta I; o ancora Tom Cruise, giunto appositamente dagli Usa per salutarla e per introdurre una performance a cavallo della Royal Artillery.

Il tutto in attesa delle celebrazioni popolari clou del Giubileo, fissate per inizio giugno a partire dalla parata speciale di Trouper the Colour cui Elisabetta non dovrebbe mancare il giorno 2 dal balcone di Buckingham Palace. Anche per cercare di contribuire a ridare smalto con la sua inscalfibile allure all’immagine di una monarchia macchiata di recente dallo scandalo sessuale del principe Andrea, dalla fuga oltre oceano dei nipoti ribelli Harry e Meghan (comunque attesi a Londra a giugno), dalle inquietudini sulle prospettive di un futuro passaggio di consegne a un re inevitabilmente di transizione quale appare destinato a diventare presto o tardi il 73enne Carlo.

Oltre che dai presagi non certo positivi spuntati adesso pure sul príncipe William – secondo in linea di successione e speranza generazionale della dinastia, a dar credito alle aspettative mediatiche – che giusto sabato scorso si è visto bersagliare a sorpresa da inedite bordate di fischi dei tifosi della rossa Liverpool durante la finale di coppa d’Inghilterra di calcio allo stadio di Wembley.

Mentre un sondaggio vede calare il picco di popolarità della corona dal 70 al 60% nell’intero Regno. E con una quota in discesa addirittura sotto la metà del totale della popolazione locale (45% di monarchici, 36% di repubblicani, 19% d’indecisi) nell’amata quanto inquieta Scozia percorsa da fremiti indipendentisti.