Coronavirus Italia: accordo Ue per vaccini adattati. Draghi: “Non è finita”

Nell'Auditorio Parco della Musica a Roma, le persone ricevono il vaccino anti-Covid di Moderna.
Nell'Auditorio Parco della Musica a Roma, le persone ricevono il vaccino anti-Covid di Moderna. ANSA/ETTORE FERRARI

ROMA. – Accordo in vista per i vaccini adattati. La Commissione europea ha raggiunto una intesa con le aziende produttrici per consegne ad ottobre di dosi adattate alle nuove varianti, contro una eventuale nuova ondata. “Lo sviluppo di vaccini efficaci ha segnato una svolta nella lotta contro la pandemia. Ma come ben sappiamo non è finita”, sottolinea il premier Mario Draghi in occasione del Global Covid Summit alla Casa Bianca, incontro da cui è arrivato l’annuncio che gli Stati Uniti e altri leader mondiali si impegnano a stanziare più di tre miliardi per la lotta alla pandemia.

Se a livello mondiale continua a diminuire il numero di nuovi casi e decessi di Covid, in Europa – spiega l’Oms – il bilancio dei morti segna “la pietra miliare devastante” dei due milioni. E da Bruxelles arriva uno stop agli aiuti di Stato. In occasione del Global Summit, Biden e la presidente della commissione europea Ursula von der Leyen hanno ribadito i loro impegni nella “forte cooperazione verso cinque obiettivi principali dell’agenda”, dall’equità della campagna vaccinale al rafforzamento della produzione e delle forniture, dal miglioramento dell’architettura della sanità globale ai preparativi per individuare, monitorare e contrastare futuri agenti patogeni sino alla ricerca e e sviluppo di nuovi vaccini, terapie e diagnosi.

Draghi ha annunciato che l’Italia stanzierà ulteriori 200 milioni di euro all’Act Accelerator, una iniziativa globale su cure e vaccini, e destinerà altre 31 milioni di dosi di vaccino a Covax, il programma per il vaccino ai paesi più poveri, con alcuni “che hanno un tasso di copertura sotto il 10%”. Il premier ha poi spiegato che la presidenza italiana del G20 “ha lanciato una task force congiunta Finanze-Salute, per esplorare un nuovo strumento per finanziare la prevenzione, la preparazione e la risposta in materia di pandemie”, per lavorare tutti insieme “con urgenza e determinazione”.

Il tema dei vaccini è cruciale nell’ipotesi una nuova ondata di Covid in autunno. Per questo l’Ue ha raggiunto un accordo di principio con Pfizer Biontech e Moderna, che producono il vaccino a mRna, per “ricalendarizzare le consegne nel secondo semestre dell’anno, quando è probabile ne avremo più bisogno, e che le consegne siano di vaccini adattati alle varianti”, spiega la Commissaria alla salute Stella Kyriakides.

Bruxelles ha invece deciso che terminerà il 30 giugno la possibilità per i paesi membri di concedere aiuti di Stato straordinari per fare fronte all’emergenza, misura adottata a marzo 2020 che ha consentito ai governi di ottenere complessivi 3000 miliardi, di cui solo 730 effettivamente spesi finora.

In Italia, intanto, scendono i nuovi contagi da Covid. Secondo i dati del ministero della Salute sono 39.317 quelli registrati nelle ultime 24 ore (ieri erano 42.249), i morti sono invece 130, 15 in più rispetto a ieri. Il tasso di positività è in lieve rialzo al 14,6% (ieri era 14,3%), con meno tamponi molecolari e antigenici, 268.654 a fronte dei 294.611 di 24 ore fa. Sono 334 i pazienti ricoverati in terapia intensiva, 4 in meno rispetto a ieri nel saldo tra entrate e uscite. Gli ingressi giornalieri sono 33. I ricoverati nei reparti ordinari sono 8.158, ovvero 254 in meno rispetto a 24 ore fa.

“Prosegue il rallentamento della circolazione del virus e del suo impatto sul sistema sanitario negli ultimi 30 giorni, ma in modo non particolarmente significativo”, sottolinea Americo Cicchetti, direttore Altems. Mentre Gimbe punta il dito contro “la lentezza della somministrazione delle quarte dosi, con inaccettabili disuguaglianze regionali”.

“In circa un anno e mezzo i vaccini hanno salvato centinaia di migliaia di vite in Italia – osserva Sergio Abrignani, immunologo dell’Università Statale di Milano – è difficile che tutti faremo la quarta dose, mentre è probabile che già dal prossimo autunno ci sarà un nuovo vaccino simile ad un antinfluenzale, vaccini specifici per varianti più dominanti ora come la Omicron”.

(di Titti Santamato/ANSA)