Ippica: il venezuelano Sonny León si aggiudica il Kentucky Derby

La “Piccola Venezia” festeggia per la seconda volta nella storia una vittoria in questa prestigiossisima gara. Foto cortesia

CARACAS – Il  Kentucky Derby é una prova che non delude mai! Anche in questo 2022, i due minuti più eccitanti dell’equitazione americana si sono rivelati ancora una volta meravigliosamente veri. Eccitanti e pazzi, come accaduto quest’anno in cui a vincere è stato un cavallo che venerdì nemmeno doveva esserci, ed invece oltre ad aver guadagnato un posto nelle gabbie di partenza si è preso anche la soddisfazione di vincere. Ma non solo.

Questa che vi raccontiamo è una storia di quelle  incredibili, di quelle che vengono messe in scena nei film a stelle e strisce: il cavallo si chiama Rich Strike, nell’ordine di partenza era 21esimo, in una gara dove possono correre 20 cavalli. Ma la Dea Bendata si é girata dalla parte dell’equino e soprattutto dal suo fantino. In sella a Rich Strike c’era il venezuelano Sonny Leon (32 anni). Durante la notte tra venerdì e sabato ha avuto l’occasione di partecipare alla 148esima edizione del Kentuky Derby.

Il venezuelano non solo ha partecipato alla gara ma ha anche portato a casa la vittoria. “Abbiamo vinto il Kentucky Derby. Lo abbiamo fatto per il Venezuela. Sono molto emozionato, non sapete l’emozionato che sono. É un sogno che si avvera. Conosco il mio cavallo e sapevo che era pronto per la gara” ha cinguettato il fantino sul suo account twitter.

Una fase della corsa. Foto cortesia

Stando alle opinioni degli esperti in materia, la vittoria di Rick Strile era pagata 80-1, i favoriti alla vigilia erano Epicenter e Zandon.

“Mi sono mantenuto dietro e c’era molto traffico. Pero ho mantenuto la calma, appena ho visto uno spazio ho cercato d’intrufolarmi e quando mancavano 70 iarde ho pensato che potevo farcela. Bisognava correre più che mai” ha dichiarato a fine gara Sonny Leon.

La “Piccola Venezia” festeggia per la seconda volta nella storia una vittoria in questa prestigiosissima gara. Il precedente risale al 1971, allora il fantino Gustavo Ávila in sella a Cañonero II.

(di Fioravante De Simone / redazione Caracas)

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