Mattarella a Draghi: “Serve una giornata unica per la celebrazione delle Forze Armate”

ROMA. – Serve una giornata unica per la celebrazione delle Forze armate e la data potrebbe essere quella del 4 novembre: Sergio Mattarella prende carta e penna e scrive una lunga lettera al presidente del Consiglio Mario Draghi con la quale annuncia di aver promulgato la legge che istituisce per il 26 gennaio la giornata dedicata agli alpini. Ma traspare che il presidente della Repubblica, nonché capo delle Forze armate, abbia dato il via libera al provvedimento dopo una attenta valutazione che sembra segnalare con la matita rossa la ratio stessa della legge faticosamente varata dalle Camere.

Il voto del Parlamento, iniziato alla Camera addirittura nel 2019 e ratificato – dopo quasi tre anni di sonno – lo scorso aprile dal Senato, ha provocato ampie polemiche all’interno delle stesse forze armate e tra storici e partigiani. Perché, oltre ad aprire la strada alle richieste di altri corpi dell’esercito ad avere la loro giornata – da qui la necessità evocata dal presidente della Repubblica di evitare “frammentazioni” -, la data scelta dal Parlamento non è certo felice.

Il 26 gennaio infatti si ricorda la battaglia di Nikolajewka del 1943 che si combattè in Russia al confine con l’Ucraina. Diverse associazioni hanno ricordato che così si celebra un’impresa militare condotta all’interno di una guerra di aggressione dell’Italia fascista. Per di più in un’area oggi sconvolta dalla guerra. A rendere bene il clima sulla scelta di quella data ci ha pensato l’Anpi: è stata “una scelta insultante”.

Gli alpini, pronti al loro tradizionale raduno annuale, si sono forse trovati in mezzo ad una polemica non voluta e il presidente dell’associazione nazionale alpini, Sebastiano Favero, già giorni fa aveva provato a buttare acqua sul fuoco ricordando che “quella di Nikolajewka non fu una battaglia per conquistare, ma per tornare a casa. Forse è stato l’inizio della Resistenza, della Liberazione, altro che fascisti”.

Naturalmente il presidente Mattarella non entra nel merito delle polemiche ma nell’articolata lettera al premier almanacca le ragioni per le quali ha preso questa iniziativa: per prima cosa premette di aver promulgato la legge “per rispetto delle decisioni del Parlamento”; quindi chiede a Draghi di “assumere in legge la definizione completa del 4 novembre come Giornata dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate, cogliendo l’occasione per un riordino complessivo delle celebrazioni che valorizzi l’unitarietà delle Forze Armate”.

Il tutto accompagnato dalla richiesta di una “sollecita riflessione per una adeguata e organica disciplina legislativa relativa alle celebrazioni delle nostre Forze Armate”. Quindi Mattarella spiega anche perché la giornata adatta sarebbe quella del 4 novembre: “come è noto, ogni anno viene celebrata, il 4 novembre, la Giornata nazionale delle Forze armate che è anche, significativamente, Giorno dell’Unità nazionale. Peraltro – scrive ancora il capo dello Stato – il 4 novembre è definito giorno dell’Unità Nazionale dalla legge 260 del 1949, mentre il suo significato di Festa delle Forze Armate muove da una lunga tradizione, ben radicata nella coscienza civile degli italiani ma non sancita per legge. Appare opportuno assumere in legge la definizione completa del 4 novembre come Giornata dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate, cogliendo l’occasione per un riordino complessivo delle celebrazioni che valorizzi l’unitarietà delle Forze Armate”.

(Di Fabrizio Finzi/ANSA)

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