160 anni di Poste, servizi digitali nei centri minori

Un ufficio delle Poste Italiane.
Un ufficio delle Poste Italiane. (ANSA)

ROMA.  – Poste Italiane celebra 160 anni: “una storia lunga” che “ha accompagnato quella dell’Italia” e la sua presenza capillare sul territorio “è un capitale prezioso”.

Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ricorda così che proprio questa “vicinanza alle persone e al territorio” di Poste, è “una precondizione perché il paese possa svilupparsi ulteriormente”.

In quest’ottica viene lanciato nell’ambito del Pnrr, il progetto Polis, “lo sportello unico dei servizi pubblici per tutti i comuni, particolarmente a garanzia dei piccoli centri”.

Il progetto porterà i servizi digitali della Pa nei comuni più piccoli, le cosiddette aree interne, ossia quelli che hanno meno di 5.000 abitanti e coinvolgerà 4.800 uffici postali.

“É un progetto molto ambizioso – commenta l’amministratore delegato di Poste Italiane, Matteo Del Fante – il governo ha allocato 800 milioni di euro, è partito con l’approvazione del fondo complementare al Pnrr, abbiamo fatto la nostra convenzione col Mise, sono già partiti i bandi e le gare di appalto”. Il Mise é  al lavoro con Poste Italiane, spiega Giancarlo Giorgetti, ministro dello Sviluppo Economico, “per garantire uno sportello utile che costituisca l’interfaccia privilegiato per tanti cittadini, specie se residenti nelle aree interne, per l’accesso ad una serie di servizi erogati dalle pubbliche amministrazioni”.

L’ufficio postale, aggiunge Giorgetti, è “un interlocutore imprescindibile per tante imprese e tanti professionisti, così come per le pubbliche amministrazioni, e soprattutto per i piccoli comuni per le attività di tesoreria svolte da Poste” e quindi “la diffusione capillare nel territorio degli uffici postali costituisce, un vero e proprio presidio”, conclude il ministro.

Quest’anno Poste “ha assunto 15mila dipendenti”, sottolinea Del Fante, ogni giorno conta “20 milioni di contatti con gli italiani” e oggi “è la più grande piattaforma integrata e omnicanale di servizi in Italia”. Per il top manager Poste “è un’azienda che riesce a stare sul mercato e produce risultati economici e, al tempo stesso, è un’azienda che ha anche una funzione sociale per il sistema del Paese”.

Giorgetti sostiene che “le Poste stanno ben reagendo alla rivoluzione digitale”,  e la presidente Maria Bianca Farina assicura che “l’azienda è solida e ben posizionata per  contribuire alla transizione digitale e green in Italia, anche con l’obiettivo di garantire il nostro percorso di crescita”.

A sottolineare il ruolo anche il presidente della Repubblica. Ringraziando con “riconoscenza pubblica” tutte “le donne e gli uomini di Poste Italiane che ogni giorno sono al servizio del Paese”, il presidente Mattarella evidenzia infine che “quella di Poste Italiane per tanti aspetti è la storia del costume e della cultura del nostro Paese”. E per l’occasione non poteva mancare un apposito francobollo commemorativo, emesso oggi, per ricordare i 160 anni di vita delle Poste. É racchiuso in un foglietto, circondato da 6 ”chiudilettera”, ed è stampato in rotocalco su carta fluorescente.

(di Valentina Accardo/ANSA).

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