Crolla mercato dell’auto, ad aprile meno 33% in Italia

Stabilimento di auto.
Stabilimento di auto. (ANSA)

TORINO. –  Crolla il mercato dell’auto inItalia. Nel mese di aprile le immatricolazioni sono state 97.339, il 32,98% in meno dello stesso mese del 2021 e il 44,4% in meno dei livelli pre Covid del 2019.

Il numero delle auto vendute – sottolinea il Centro Studi Promotor – è rimasto sotto la soglia psicologica delle 100mila unità, un livello che in tempi normali soltanto in agosto non viene raggiunto.

Dall’inizio dell’anno le auto vendute sono 435.647 con un calo del 26,5% rispetto all’analogo periodo dell’anno scorso e del 38,9% sullo stesso periodo del 2019. Quasi tutte le case automobilistiche registrano flessioni pesanti. Il grupo Stellantis ha venduto in Italia nel mese di aprile 34.504 auto, il 41% in meno dello stesso mese del 2021, con la quota che scende al 35,4% a fronte del 40,3% di aprile dell’anno scorso.

Nei quattro mesi le immatricolazioni del gruppo sono state 158,296, in calo del 33,6% sull’analogo periodo del 2021, dal 40,3 al 36,3%.

Il Centro Studi Promotor parla di “dati catastrofici” e spiega che si proietta il risultato dei primi quattro mesi del 2022 sull’intero anno si ottiene una previsione di 1.117.044 unità, un livello da anni ’60 del secolo scorso. Pesano la guerra, il ritardo delle forniture di componenti, ma tutte le associazioni della filiera sottolineano il grave ritardo degli incentivi. Per il presidente del Csp, Gian Primo Quagliano, si tratta di “errori, inefficienze e ritardi intollerabili”.

Quando gli incentivi arriveranno “si sbloccherà la domanda per circa 200.000 auto. Questo significa che nell’intero anno le immatricolazioni potrebbero arrivare a 1.317.000, livello che mette in dubbio la tenuta del sistema di distribuzione dell’auto. A rischio è, in particolare, la tenuta del sistema dei concessionari”.

“La lunga attesa degli incentivi che incombe sul settore sta logorando il mercato ormai dall’inizio dell’anno; c’è da sperare che già nei prossimi giorni si provveda a pubblicare il Dpcm sugli incentivi, atto necessario a risollevare la curva delle immatricolazioni che da troppi mesi è orientata verso il basso” sottolinea Michele Crisci, da poco confermato presidente dell’Unrae per il prossimo triennio.

Per il presidente dell’Anfia, Paolo Scudieri “per evitare ulteriori danni al mercato, è necessario accelerare il più possibile questo processo, così da stimolare la ripresa della domanda, già fortemente penalizzata dai rallentamenti nell’approvvigionamento di materie prime e componenti e, quindi, dei processi produttivi”.

(di Amalia Angotti/ANSA).

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