Italia vara fondo per danni nazisti. Berlino soddisfatta

BERLINO.  – L’Italia ha varato un fondo per i danni alle vittime dei crimini nazisti del terzo Reich sul suo territorio. E il decreto che lo istituisce, in vigore dal primo maggio, potrebbe anche essere la soluzione al contenzioso con la Germania, che ha presentato all’Aia un ricorso per chiedere lo stop delle richieste di risarcimento.

Il provvedimento è stato “salutato esplicitamente con favore” dal governo del socialdemocratico Olaf Scholz. Il ricorso presentato alla Corte di giustizia europea serve a chiedere tutela giuridica rispetto a una sentenza che disporrebbe “un’esecuzione forzata nei confronti di immobili di proprietà federale” attesa per il 25 maggio, ha spiegato in conferenza stampa a Berlino un portavoce del ministero degli Esteri, sollecitato sull’argomento dai giornalisti.

“Questa contradice la nostra interpretazione giuridica ed è noto che l’intera questione sia già oggetto di un procedimento dell’IGH”, ha aggiunto. I governi dei due Paesi sono però già a contatto sulla questione: “Già da tempo c’è uno scambio con l’esecutivo a Roma – ha confermato il portavoce -. E nel weekend la parte italiana ha promulgato un decreto, che noi salutiamo positivamente in modo esplicito”. “Dobbiamo guardarlo con attenzione – ha aggiunto a chi ha chiesto se questo possa mettere fine allo scontro -. Da tempo diciamo che, se ci fosse una soluzione interna in Italia, questo ci spingerebbe a una nuova valutazione della situazione”, ha concluso.

Nel procedimento contro la Repubblica italiana s’impugna il mancato rispetto dell’immunità giurisdizionale della Germania come Stato sovrano: Berlino sostiene che Roma continua a permettere alle vittime dei crimini di guerra nazisti di chiedere risarcimenti allo Stato tedesco, anche dopo una precedente sentenza della Corte, secondo cui tali richieste violano il diritto internazionale. Questo avviene però sulla base di una sentenza della Corte costituzionale italiana del 2014, secondo la quale il principio dell’immunità degli Stati dalla giurisdizione civile degli altri Stati non si applica per i crimini di guerra e contro l’umanità.

Adesso in due casi i tribunali italiani, per soddisfare le richieste di risarcimento, hanno disposto il sequestro a Roma di proprietà dello Stato tedesco. E la Germania si è rivolta ai giudici dell’Aia in vista di una sentenza che porterebbe forzare la vendita di alcuni edifici tedeschi in Italia, che ospitano istituzioni culturali archeologiche storiche ed educative.

Nel decreto promulgato il 30 aprile si istituisce ora un “Fondo per il ristoro dei danni subìti dalle vittime di crimini di guerra e contro l’umanità”, compiuti sul territorio italiano dalle forze del Terzo Reich nel periodo tra il 1 settembre 1939 e l’8 maggio 1945. Il fondo ha una “dotazione di 20.000.000 di euro per il 2023, e di 11.808.000 per ciascuno degli anni dal 2024 al 2026”, secondo quanto previsto dall’articolo 43.

Lascia un commento