Addio a Donna Assunta, la ‘pasionaria’ della destra

Donna Assunta Almirante saluta vicino al ritratto del marito al Teatro San Babila di Milano, 6 marzo 2011, per le commemorazioni del fondatore dell'Msi Giorgio Almirante.
Donna Assunta Almirante saluta vicino al ritratto del marito al Teatro San Babila di Milano, 6 marzo 2011, per le commemorazioni del fondatore dell'Msi Giorgio Almirante. ANSA / MILO SCIAKY

ROMA. – Amatissima, ma anche molto temuta: Donna Assunta Almirante, scomparsa oggi, è stata una figura centrale nella storia della destra italiana, una ‘pasionaria’ stimata e ascoltata, anello di congiunzione tra il vecchio Msi e la nuova destra della cosiddetta seconda Repubblica, da Alleanza Nazionale a Fratelli d’Italia.

Donna certamente libera e forte, spigliata e di temperamento, senza peli sulla lingua, si battè fieramente contro la svolta di Fiuggi. Anni dopo, nel 2007, prese parte all’assemblea costituente de La Destra di Francesco Storace, stigmatizzando la fusione di An con Forza Italia nel Popolo della Libertà e la successiva scissione che portò Gianfranco Fini a fondare Futuro e Libertà per l’Italia.

Molto scettica nei confronti del berlusconismo, per decenni è stata considerata dalla comunità della destra italiana una sorta di custode dell’ortodossia missina. I tanti delusi o preoccupati dalle svolte ‘finiane’, dall’apertura a Israele al dialogo con i moderati in Europa, videro in lei un rifugio sicuro, un punto di riferimento.

Il suo nome da ragazza era Raffaella Stramandinoli. Nacque nel 1921 a Catanzaro: prima di diventare la moglie carismatica del leader storico e fondatore del Msi, Giorgio Almirante, si sposò con il marchese Federico de’ Medici, 21 anni più anziano di lei. Poi nel 1952 l’incontro con Almirante, che sposò nel 1969, dopo la morte del primo marito.

La sua scomparsa, a 100 anni compiuti, è accolta dal cordoglio unanime del centrodestra, mentre nessun messaggio giunge da Pd e Cinque Stelle. Gianfranco Fini, malgrado le dure critiche patite per anni, le rende omaggio con affetto, definendola “una donna forte, di carattere, a volte poco diplomatica ma sempre convinta delle proprie idee… Insomma una donna libera, una donna di destra”. “La sua scomparsa – aggiunge – riunisce idealmente, nella commozione, tutti coloro che sono stati iscritti al Msi”.

Anche la leader di FdI, Giorgia Meloni, pone l’accento sul suo carattere forte, definendola “una donna straordinaria, schietta, intelligente. Un pilastro della memoria storica della destra italiana. A nome mio e di Fratelli d’Italia esprimo il più profondo cordoglio per questa scomparsa, insieme al rispetto e alla gratitudine per ciò che ha rappresentato per tutti noi”.

Per l’azzurra Annamaria Bernini oggi muore “una lucida pasionaria che ha sempre saputo guardare al futuro custodendo però le radici di una comunità politica di cui è rimasta fino all’ultimo un insostituibile punto di riferimento”. L’ ex Sindaco di Roma, Gianni Alemanno, sottolinea quanto fosse “determinata ma anche dialogante”. “Era riuscita – racconta – a creare amicizie anche con persone di sinistra. Anche Fausto Bertinotti frequentava il suo salotto”.

Lo stesso ex leader del Prc riconosce questo rapporto: “Avevo con Donna Assunta una buona conoscenza, forse proprio perché stavamo su fronti così opposti, senza alcuna ambiguità. Proprio grazie alla mia chiara militanza antifascista – aggiunge l’ex Presidente della Camera – avevamo un rapporto limpidissimo, senza alcuna ombra: quello tra due persone che si conoscono e che possono parlarsi. E il suo era un parlare libero e gradevole”.

Per il presidente di Italia Viva, Ettore Rosato, “scompare una testimone di rilievo dell’eredità morale e politica del marito e del Msi”. Parole bocciate da Arturo Scotto (Art.1): “L’unica eredità morale di Giorgio Almirante e del Movimento Sociale Italiano si chiama fascismo. Non mi pare qualcosa da elogiare”. Poco dopo arriva la precisazione di Rosato: “Ma qualcuno pensa davvero che sono diventato estimatore politico di Almirante e non che fosse un tweet di condoglianze? Mi sembrava abbastanza ovvio, ma vedo che si trova sempre modo di polemizzare…”.

I funerali si terranno giovedì alle 14 nella Basilica di Santa Maria in Montesanto, a piazza del Popolo. La notizia, riportata da ‘7Colli’, viene postata su twitter da Francesco Storace con questo commento: “L’ultimo saluto ad una grande donna”.

(di Marcello Campo/ANSA)

Lascia un commento