Serie A: il Napoli crolla a Empoli, lo scudetto resta a Milano

Andrea Pinamonti in azione nell'area del Napoli.
Andrea Pinamonti in azione nell'area del Napoli. ANSA/CLAUDIO GIOVANNINI

ROMA. – Il Napoli si getta via malamente lasciando alle milanesi lo sprint finale per lo scudetto. Succede l’impensabile a Empoli: 2-0 a inizio ripresa e partita che sembra in cassaforte. Poi clamoroso rilassamento finale dei partenopei che consente ai toscani di segnare tre gol in 8′, di conquistare il primo successo dopo 16 gare, paradossalmente a quattro mesi dalla vittoria contro gli stessi avversari al Maradona. Per il Napoli è l’addio al sogno tricolore, inferto proprio da Andreazzoli, che con Spalletti ha collaborato per tanti anni e di cui è amico fraterno. Il club, furioso, vara un ‘ritiro permanente’, a partire da martedì.

La domenica dei portenti si apre con un altro risultato a sorpresa: la Salernitana mette un altro robusto mattone alle sue speranze di tornare in gioco per la salvezza battendo la Fiorentina con merito. E’ il terzo successo di fila per Nicola, che ha ancora una gara da recuperare. I viola scontano gli errori difensivi, soprattutto di Igor, e segnano il passo nella lotta ad un posto in Europa, che è ancora però a portata di mano.

I campani festeggiano poi anche per l’1-0 tra Genoa e Cagliari nel big match salvezza. Sblocca l’esperto Badelj alla fine e il successo crea un ingorgo batticuore: Venezia 22, Genoa e Salernitana 25, Cagliari 28 e Sampdoria 30. Venezia e Salernitana hanno una gara in mano ma ci sono ancora varie sfide dirette. Emozioni e tanti gol, infine, tra due squadre tranquille, Bologna e Udinese, che stanno portando a termine un campionato positivo.

Che qualcosa non funzioni bene nella testa del Napoli lo si percepisce dal primo tempo al Castellani: qualche occasione sporadica, ma è l’Empoli che è più in partita. Poi la classe superiore di due veterani sembra chiudere i giochi. Prima Mertens segna il gol 146 del suo straordinario percorso partenopeo, su velo di Osimhen, poi Insigne stacca Hamsik a quota 121, su assist di Anguissa.

Ma nel finale c’è un imprevedibile black out: Henderson riapre la gara su sbaglio di Malcuit, poi c’è un grossolano errore di Meret che rinvia lento consentendo a Pinamonti di rimpallare in rete. Napoli impaurito e l’attaccante, di proprietà dell’Inter, trova il 3-2 in contropiede col 12/o sigillo personale. A -5 dall’Inter con una gara in meno, il Napoli è ormai fuori dai giochi.

Rientra a pieno titolo nella corsa salvezza invece la Salernitana che imbrocca un tris di successi in una settimana: dopo Samp e Udinese ecco quello con la più blasonata Fiorentina. All’Arechi è una bolgia infernale: capitan Djuric spiana la strada svettando su Igor, poi i viola reagiscono e trovano il pari con Saponara. Ma i campani sono in piena fiducia e trovano il 2-1 con Bonazzoli su errore di Igor. Il merito di questa riscossa è da spartire tra Nicola, che ha rimotivato la squadra, e il ds Sabatini che l’ha rinforzato col solito mercato pirotecnico.

Meglio il Cagliari del Genoa nel corso della partita clou della zona salvezza, ma il gol di Badelj ha un valore inestimabile perché consente ai liguri di tornare a sperare. C’è un palo di Joao Pedro, occasioni per Keita e Rog, ma vince il Genoa inguaiando i sardi. Senza assilli di classifica Bologna e Udinese giocano e divertono: Hickey porta davanti gli emiliani, che vengono scavalcati da Udogie e Success, poi entra Sansone che acciuffa il pari. Le due squadre dimostrano di poter fare a meno dei due goleador Arnautovic e Beto.

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