I Maneskin infiammano Coachella, inno contro la guerra

I Maneskin sul palco dell'Ariston durante la 72esima edizione del Festival di Sanremo
I Maneskin sul palco dell'Ariston durante la 72esima edizione del Festival di Sanremo. ANSA/ETTORE FERRARI

NEW YORK. – Il rock dei Maneskin travolge il festival musicale di Coachella in California e un loro brano diventa un inno contro la guerra in Ucraina. We’re gonna dance on gasoline, con il quale Damiano, Victoria, Thomas e Ethan hanno aderito alla campagna del Global Citizen #StandUpForUkraine, ha chiuso la loro performance sul palcoscenico di Indio nel deserto californiano.

Mentre Damiano cantava, ‘How are you sleeping at night, How do you close both your eyes, Living with all of those lives, On your hands”, sul mega schermo alle spalle scorrevano le immagini di distruzione in Ucraina e il volto del presidente russo Vladimir Putin. “Free Ukraine, fuck Putin’, ha urlato il frontman al termine dello show.

Prima che partissero le note di We’re gonna dance on gasoline, Damiano, ricordando quanto è fortunata quella parte del mondo che può anche solo andare ad un concerto, che può svegliarsi al mattino senza preoccuparsi di “quante bombe cadano sulla sua città”, ha citato Charlie Chaplin e il discorso del film Il grande dittatore (1940). “A coloro che ci odiano io dico: non disperate! Perché l’avidità che ci comanda è soltanto un male passeggero, come la pochezza di uomini che temono le meraviglie del progresso umano. L’odio degli uomini scompare insieme ai dittatori. Il potere che hanno tolto al popolo, al popolo tornerà. E qualsiasi mezzo usino, la libertà non può essere soppressa…”.

E poi, “… voi avete il potere per creare la felicità, per rendere questa vita libera, bella e un’avventura fantastica. E allora nel nome della democrazia usiamo quel potere e uniamoci”. E’ stato quindi uno spettacolo tra musica e politica, durante il quale la band italiana, alla sua prima volta al festival, ha infiammato il pubblico di migliaia di spettatori cantando i suoi brani più famosi.

Primo fra tutti Zitti e buoni, canzone con cui i Maneskin hanno trionfato l’anno scorso al Festival di Sanremo e all’Eurovision Song Contest e che li ha lanciati alla conquista del mondo. A seguire In nome del padre, Mamma mia, Beggin’, I wanna be your dog, I wanna be your slave di cui hanno inciso una nuova versione con Iggy Pop. Poi una sorpresa. “Eseguiremo una canzone per la prima volta – ha detto Damiano – sfortunatamente non è nostra, è una cover e a noi piace fare cover ma soprattutto ci piace Britney Spears”. E via con Womanizer (2008), estratto dal sesto album di Britney, Circus.

Come sempre, i Maneskin hanno lasciato il segno anche per il look: stivali e shorts di pelle nera, calze a rete, borchie. Damiamo indossava anche una sorta di vestaglia a balze in tulle rosa che poi si è sfilato uscendo dal palcoscenico. La band romana si è esibita al Coachella nella line up di The Weeknd con The Swedish House Mafia. Inizialmente l’headliner della loro line up era Kanye West (ora Ye), ma il rapper ha dato forfait un paio di settimane fa. Il festival pop-rock, che ha ospitato tutti i big, da Beyoncé a Eminem a Prince e che fa tendenza anche per la moda, è tornato a far rumore nel deserto californiano dopo due anni di stop a causa della pandemia.

(di Gina Di Meo/ANSA)

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