Pd e Lega: “Governo freni sulla base militare a Pisa”

C-130 Hercules da carico nell'aeroporto militare di Pisa.
C-130 Hercules da carico nell'aeroporto militare di Pisa. (Ufficio stampa Aeronautica Militare)

PISA. – L’ipotesi di costruire una nuova maxi base militare dentro il parco di San Rossore, nella tenuta di Coltano a Pisa, mette d’accordo Lega e Pd. Il sindaco pisano del Carroccio, Michele Conti e il presidente dem della Toscana, Eugenio Giani, chiedono al Governo di frenare sul progetto approvato con un decreto del Consiglio dei ministri a gennaio e che prevede la realizzazione di un’imponente struttura militare in un’area di 70 ettari nei pressi dell’ex centro radar americano dismesso da decenni.

Intanto ieri fonti del Nazareno avevano fatto sapere: “La nuova base militare? Il Pd, nei suoi organismi del territorio, si è già pronunciato pubblicamente” definendola “una scelta sbagliata”. “E’ una vicenda che lascia perplessi per le modalità con cui si è sviluppata e che mortifica le istituzioni locali e l’intera città – ha detto oggi in Consiglio comunale il sindaco -: la pianificazione urbanistica è una cosa seria e, a maggior ragione per interventi che prevedono consumo di suolo e un significativo impatto ambientale, i territori e le comunità vanno coinvolti preventivamente”. Invece nessun ufficio comunale “è stato interessato finora”.

Il progetto prevede la realizzazione di una base per i carabinieri antiterrorismo del Gis e del Primo reggimento paracadutisti Tuscania (oggi a Livorno) e il nuovo comando del nucleo cinofili dell’Arma (ora a Firenze). Secondo quanto illustrato oggi dal comando Cc di Pisa la nuova base sarà “a basso impatto ambientale” e se “l’area avrà un’estensione di 72,9 ettari, 28 saranno mantenuti a superficie verde e le edificazioni ne copriranno solo 5”.

In base a numeri citati nei giorni scorsi, ammonterebbero a 440mila mc le nuove edificaizoni tra caserme, magazzini, piscine, poligoni e almeno 18 villette a schiera. “Pur comprendendo la ragion di stato per opere destinate alla difesa nazionale – aggiunge Conti – mi faccio interprete dal sentimento della comunità nel dirmi contrario a questo intervento” nelle “dimensioni annunciate”.

Anche Giani chiede di “approfondire i progetti perché gli interventi in questo Paese, soprattutto nella delicatezza di un’area protetta, devono essere ben considerati: sono convinto che l’approfondimento, e anche l’eventuale rimessa in discussione, dei progetti che sono stati formulati, avverrà in modo concordato che troverà sicuramente le autorità dell’Arma a disposizione delle popolazioni attraverso le loro istanze territoriali”.

Posizioni contrarie alla base sono state assunte tra gli altri dal leghista Edoardo Ziello, dal segretario di Si Nicola Fratoianni, da Angelo Bonelli di Europa Verde, da Gianluca Ferrara del M5s, da movimenti legati all’ambientalismo e da Federparchi. Mentre sul web una petizione di cittadini contro la nuova base ha finora raggiunto quasi 10 mila adesioni.

(di Gabriele Masiero/ANSA)