Beni congelati e vandali, russi nel mirino in Italia

Il pilota russo di Formula 1 Nikita Mazepin del team Haas durante una conferenza stampa.
Il pilota russo di Formula 1 Nikita Mazepin del team Haas durante una conferenza stampa. EPA/Antonin Vincent / POOL 00121045

ROMA. – Ci sono le indagini della Guardia di finanza, che puntano a congelare i beni – dalle ville agli yacht – dopo le sanzioni imposte dall’Unione europea. E ci sono anche gli atti vandalici: oggi è stata imbrattata di vernice rossa l’ambasciata di Mosca a Roma. Tempi difficili, insomma, per i russi in Italia, mentre prosegue la guerra all’Ucraina.

Oggi il provvedimento di congelamento dei beni ha riguardato il pilota di Formula 1 Nikita Dmitrievich Mazepin, 23 anni – che fino al 5 marzo ha corso per la scuderia Hass – e suo padre, Dmitry Arkadievich, miliardario oligarca. Entrambi sono stati inseriti nella black list Ue.

La misura, eseguita dalla Guardia di Finanza, ha riguardato un residence a Portisco (Olbia), alle soglie della Costa Smeralda, del valore di ben 105 milioni di euro. Il complesso, secondo gli accertamenti, è intestato ad una società estera riconducibile ai due.

Lo scorso 5 marzo il team Hass aveva licenziato il pilota, interrompendo i rapporti anche con Uralkali, principale sponsor della squadra, azienda di proprietà del padre del pilota, Dmitry, specializzata nella produzione di fertilizzanti. In seguito Nikita ha annunciato la creazione di una fondazione per sostenere gli atleti russi licenziati come lui per effetto delle sanzioni decise in conseguenza dell’aggressione all’Ucraina.

Oggi è stata l’Ambasciata russa in Italia a denunciare in una nota diffusa anche sui suoi canali social un atto vandalico: un ucraino di 43 anni alle 6.20 di questa mattina ha lanciato vernice rossa sul cancello della sede. E’ stato quindi fermato dai militari dell’Esercito che presidiano la rappresentanza diplomatica. In relazione all’incidente, l’ambasciata ha inviato una nota verbale al ministero degli Esteri “con la richiesta di rafforzare le misure di sicurezza della missione e di condurre un’indagine obiettiva sull’incidente”. Nei confronti del 43enne è scattata una denuncia per imbrattamento e deturpamento.

Più grave quanto avvenuto domenica sera a Castiglioncello (Livorno), dove una molotov è stata lanciata sul portone di ingresso di Villa Pontello, proprietà di una coppia di russi. Indagano i carabinieri. Il proprietario è un costruttore edile russo, 39enne, che ha ristrutturato la villa, e che risiede saltuariamente in Italia con la moglie nei periodi di vacanza. In questi giorni non sarebbe in Italia. Sul motivo del gesto, al momento gli investigatori tengono aperte tutte le ipotesi senza escludere un gesto emulativo di atti simili già avvenuti contro proprietà di cittadini della Russia dopo l’invasione dell’Ucraina.

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