Ragazzini con manganelli e taser nella Villa comunale. “Era gioco”

Un gruppo di adolescenti di una baby-gang,
Un gruppo di adolescenti di una baby-gang, (Foto archivio)

NAPOLI. – Il più piccolo ha 13 anni, il più grande 16. Giravano in una villa comunale con manganelli e taser. Un gioco, hanno detto. E ai carabinieri, per quel gioco, hanno pure chiesto scusa. Ma ci sono comunque indagini in corso. Per capire, tanto per iniziare, quegli oggetti come siano finiti nelle mani di poco più che bambini. E’ iniziato tutto poco dopo le 22 dell’altra sera.

A Casoria (Napoli), nell’area della Villa comunale, i cittadini non ne potevano proprio più delle urla e degli schiamazzi di quella baby gang. Quattro i componenti: studenti, nessun precedente, dai 13 ai 16 anni, residenti tra Arzano, Casoria e Napoli. Figli di persone senza precedenti; solo in un caso un papà ne ha ma risalgono al 2010. E così i residenti hanno chiamato il 112 ed hanno segnalato che, oltre a sentire le urla, vedevano anche delle luci.

Le luci effettivamente c’erano e si trattava di torce con funzione taser. Non solo. I tre ragazzi più grandi, erano in possesso di tre manganelli e di tre di quelle torce. Ognuno di loro aveva nascosto nel giubbino il proprio “kit sfollagente” pronto all’uso, un manganello in una tasca e la “torcia elettrica” nell’altra. “Era un gioco, ci stavamo solo divertendo”, la versione dei ragazzini che per quel ‘divertimento’ hanno chiesto anche scusa.

Su come si siano procurati quegli oggetti, la risposta è stata la stessa: “Ce le ha date un ragazzo più grande ma non ricordiamo il nome”. Le indagini dei militari cercheranno di individuarlo. Ma intanto gli episodi di criminalità che coinvolgono i minorenni sono sempre più numerosi: solo tra Napoli e provincia tre in un solo mese. Lo scorso marzo, sette minorenni sono stati bloccati dalla polizia a Napoli perché trovati in possesso di 4 tirapugni e 3 manganelli telescopici; poco prima di essere fermati avevano aggredito alcuni ragazzi . Due degli aggressori hanno 14anni, gli altri tra i 12 e i 13 anni.

Ed ancora. Sempre un mese fa bloccata una baby gang accusata di aver compiuto una serie di rapine ai danni di negozi del centro cittadino di Giugliano in Campania, in un arco temporale di tre mesi. In tutti i casi, è stato ricostruito, i rapinatori, cinque e tutti minorenni, hanno adoperato una pistola per minacciare le vittime e per farsi consegnare il danaro provento delle giornate di lavoro; in un caso, come hanno mostrato anche le immagini delle telecamere di sorveglianza del distributore di benzina rapinato, uno degli indagati, dopo aver portato via l’incasso, ha anche aggredito con inaudita violenza l’addetto al rifornimento: lo ha colpito più volte con il calcio della pistola sulla testa e con calci e pugni sul corpo dopo averlo fatto cadere per terra.

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