Colombia: tensione per proposta ricontare voti al Senato

Il senato colombiano. (ANSA)

BOGOTÀ.  – La proposta senza precedenti avanzata in Colombia dal governo  e dall’autorità elettorale (Registraduría) di procedere ad un nuovo spoglio dei voti espressi per il Senato nelle elezioni del 13 ottobre scorso, deve essere esaminata oggi dalla Commissione nazionale per le garanzie elettorali, ma ha suscitato vive polemiche al punto che il leader della sinistra, senatore Gustav Petro, ha denunciato “un tentativo di colpo di stato”.

L’idea di procedere ad un nuovo conteggio è venuta per la forte differenza emersa nel voto per i senatori fra le proiezioni pubblicate poche ore dopo il voto e i risultati ufficiali dello scrutinio diffusi dalla  Registraduría nel suo portale.

Da questi ultimi, è emerso che la coalizione Pacto Historico di Petro aveva avuto 400.000 suffragi in più che le davano diritto ad altri tre senatori, pur se lo stesso Petro ha sottolineato l’incredibile assenza di “neppure un voto” per lui nel 25% dei seggi colombiani

Di fronte al dibattito e alle aspre polemiche – l’ex presidente di destra Alvaro Uribe ha insinuato che i voti di Petro vengono soprattutto dalle regioni dove è forte il narcotraffico – il presidente Iván Duque ha deciso di convocare la Commissione, mentre il responsabile della Registraduría Nacional, Alexander Vega Rocha ha lanciato l’idea di un nuovo spoglio.

La battaglia in corso è particolarmente importante in vista delle presidenziali del 29 maggio, dove Petro è favorito da tutti i sondaggi, davanti al candidato governativo di destra, Federico Gutiérrez.

L’ultimo di questi, denominato “La Gran Encuesta”, assegna a Petro il 37% dei voti e a Gutiérrez il 19%, aggiungendo che il candidato del Pacto Historico vincerebbe nel ballottaggio contro qualsiasi sfidante.