Colombia elezioni: Osa chiede risposta a denunce di brogli

El presidente de Colombia Gustavo Petro. (ANSA)

BOGOTA.  – La Missione di osservazione dell’Organizzazione degli Stati americani (Osa), che ha supervisionato lo svolgimento delle elezioni legislativa in Colombia, ha chiesto alle autorità del Paese, fra cui la Registraduría Nacional, di esaminare le denunce di presunte irregolarità nel conteggio dei voti per il Parlamento.

Vi è stata infatti una grande differenza fra i dati delle proiezioni, comunicati dopo la chiusura dei seggi, è lo scrutinio che ha modificato i risultati a favore della coalizione Pacto Historico del senatore di sinistra, Gustavo Petro.

Anche gli osservatori della missione Ue in Colombia hanno definito “inusualmente ampia” la differenza fra le proiezioni e lo spoglio ufficiale.

Di fronte a ciò, il governativo Centro democratico (destra) ha chiesto un nuovo conteggio dei voti, mentre il presidente Iván Duque ha convocato per domani il Tavolo delle garanzie elettorali, organismo a cui ha chiesto di rispondere ai dubbi sollevati.

L’intervento più duro in questo ambito è stato dell’ex presidente Alvaro Uribe, per il quale “non si può accettare il risultato”, per “la presenza di errori e falsificazioni” e perché, “alle incongruenze si aggiunge il voto schiacciante del partito di Petro nelle aree del traffico di droga”.

La risposta di Petro è giunta immediatamente: “Per loro (Uribe e la destra, ndr.) la democrazia è solo una forma retorica”. “E’ ormai una tradizione – ha poi detto – che Uribe, “l’ex presidente del progetto più autoritario del secolo”, ignori le regole della Repubblica. Quello che si cerca è un “colpo di stato” per non riconoscere di aver perso le elezioni”.

Secondo l’Osa, infine, chiarire le “segnalazioni di errori” sarà fondamentale per “dare fiducia e certezza alle elezioni presidenziali del 29 maggio”.

Lascia un commento