Atletica: mondiali indoor al via, Jacobs sfida Coleman

Lamont Marcell Jacobs in una foto d'archivio.
Lamont Marcell Jacobs in una foto d'archivio. EPA/Adam Warzawa POLAND OUT

ROMA.  – Fine settimana all’insegna dell’atletica leggera con i mondiali indoor di Belgrado.

L’Italia non nasconde le sue ambizioni e si candida ad un ruolo da protagonista trascinata dagli olimpionici Marcell Jacobs e Gianmarco Tamberi con quest’ultimo che ha scelto di debuttare proprio nella rassegna iridata, unica apparizione della stagione indoor per l’olimpionico dell’alto.

L’oro dei 100 e della 4×100 di Tokyo andrà a caccia del colpaccio sui 60 metri dove lo aspetta una sfida da brividi con il primatista del mondo e oro iridato in carica, l’americano Christian Coleman.

“Qui vince chi sbaglia meno, è così in generale ma soprattutto nei 60. Il favorito n. 1 è Coleman: è lui l’uomo da battere ma io cercherò di stargli il più vicino possibile e proverò a mettergli la testa davanti”, dice in conferenza stampa  Marcell Jacobs. A chi gli chiede del possibile attacco al record europeo di Dwain Chambers, l’olimpionico azzurro risponde: “Per le mie caratteristiche il primato dei 60 è più mdifficile. Sabato però correrò per la posizione, non con il cronometro in testa. Ci saranno altre stagioni per cercare il record”.

Gli ori di Tokyo non lo hanno cambiato ma sono stati tappa importante per la crescita personale. “Credo di essere sempre rimasto con i piedi per terra – prosegue l’azzurro – Le vittorie alle Olimpiadi sono state fondamentali per una crescita personale, mi hanno dato consistenza e ulteriori motivazioni. Ho voglia di fare ancora di più e di dimostrare ancora tanto, non agli altri ma a me stesso. Mi sono goduto tutti quei momenti che ho vissuto dopo Tokyo. Ma sono rimasto sempre focalizzato sulla stagione che mi attendeva, su Belgrado, sui Mondiali di Eugene e sugli Europei di Monaco di Baviera. Dopo Tokyo ho staccato per ricominciare ad allenarmi prima degli altri e prepararmi alla stagione indoor, fondamentale per migliorare nella prima parte di gara, la fase in cui perdo di più rispetto agli altri”.

Il 27enne sprinter azzurro ripercorre l’avvio del suo 2022: “La prima parte della stagione è stata molto interessante, ho avuto ottime sensazioni anche se non ho sfruttato al meglio le mie potenzialità. Qualche piccolo intoppo è servito per arrivare qui nel migliore dei modi, compresa la falsa partenza della scorsa settimana su questa stessa pista: meglio che succeda tutto prima, invece che nel momento che conta di più”.

“È il momento di voltare pagina rispetto alla straordinaria stagione scorsa – le parole del dt azzurro Antonio La Torre – A Belgrado cominciamo a capire se la consapevolezza delle nostre potenzialità sta prendendo una forma concreta. La sfida tra Jacobs e Coleman è il piatto forte di questo evento, ne sta parlando tutto il mondo – osserva il DT – Marcell ha fatto un ottimo lavoro insieme a Paolo Camossi per arrivare a questo appuntamento, il primo di una stagione lunghissima. Jacobs è il nostro atleta più competitivo ed è al centro dell’attenzione per la sua sfida a re Coleman”.

Su Tamberi, la cui presenza ai Mondiali indoor ´’e stata ufficializzata ieri in extremis, La Torre sottolinea “la generosità di questa partecipazione. Dentro questa ‘lucida follia’ c’è sostanza. Non arriva a Belgrado con tutte le sedute tecniche che normalmente avrebbe dovuto fare, ma il suo spirito competitivo contaminerà positivamente tutta la squadra”.

Verso gli appuntamenti estivi, è una tappa significativa anche per tanti giovani azzurri: “Servirà per capire il loro posto in questa atletica mondiale – conclude La Torre – l’esempio più eclatante è Zaynab Dosso, quasi turista per caso alle Olimpiadi di Tokyo, oggi primatista italiana dopo 39 anni: si presenta con legittime ambizioni di finale nei 60”. Impresa mai riuscita a nessuna azzurra.

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