Amarcord: 51 anni fa Il Deportivo Italia entrava nella storia

CARACAS – Il Maracaná di Rio de Janeiro è uno dei tempi sacri del calcio. Per storia, fascino e tradizione non è uno stadio come tutti gli altri. Al suo interno racchiude tutto un universo di valori, tutto quello che il calcio significa per un intero popolo, quello brasiliano, che del futebol è innamorato per davvero.

Il Maracaná è anche un luogo altamente simbolico, per via di quella finale dei Mondiali del 1950, trasformata in tragedia: circa 200.000 tifosi brasiliani assistettero alla sorprendente vittoria dell’Uruguay, qualcuno di loro, secondo la leggenda, decise di buttarsi giù dagli spalti dello stadio.

Ma, forse, quello che molti non sanno é che il rettangolo verde di Rio de Janeiro ha fatto da cornice anche ad una pagina storica per il calcio venezuelano, anzi italo-venezuelano.

Il 3 de marzo de 1971, il Deportivo Italia batteva per 0-1 il Fluminense in una gara valevole per la Coppa Libertadores. Il ‘Flu’ era allenato da Mario Zagallo (che nel ‘70 aveva vinto il mondiale in Messico contro l’Italia) ed erano i campioni in carica del torneo brasiliano.

L’impresa degli azzurri fu descritta dal quotidiano “El Universal” nel seguente modo: “La sera del 3 marzo del 1971, non sarà mai dimenticata dai tifosi del Fluminense che hanno seguito la gara contro il Deportivo Italia alla radio e davanti alla televisione. Furono 26.000 le persone che si sono sedute sugli spalti del Maracaná. La modesta squadra venezuelana, che nella gara precedente era stata goleada, era riuscita a fare una cosa che in più di un anno in tanti avevano fallito. Nemmeno i blasonati team carioca c’erano riusciti. Quella tragica sera, il Deportivo Italia scriveva una pagina storica per il calcio venezuelano.”

La notizia fu ricevuta in Venezuela tra incredulità e gioia. Il giornale “Extra” intervistò diversi italo-venezuelani per pubblicare un pezzo con i loro pareri. Uno dei primi ad essere chiamato all’appello fu Vincenzo Giannelli. “Sapevo che il Deportivo Italia avrebbe lottato in Brasile, ma mai avrei immaginato in una vittoria contro i campioni del Brasile. Credo che gli Azzurri si siano vendicati dello 0-5 subito a Caracas”.

Più simpática la risposta del tifosissimo Anselmo Palestra “Avevo tanta fede nella mia squadra che ho scommesso che il Deportivo Italia pareggiava o vinceva. La mia vittima, Salvatore Palermo, ha già pagato la scommessa di 200 bolivares. Questo accade quando non hai fiducia nella tua squadra”.

(di Fioravante De Simone / redazione Caracas)

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