ROMA – Flachau (Austria). – Brutta batosta per gli azzurri nel tiratissimo slalom speciale notturno di cdm di Flachau. Nessuno in classifica proprio nella gara che ha visto l’addio alle competizioni del festeggiatissimo veterano Manfred Moelgg.
Ha vinto , con il pettorale 21, il norvegese Atle Mcgrath, primo successo in carriera a 21 anni di età. Dietro di lui il francese Clemens Noel in 1.52.80 e lo svizzero daniel Yule in 1.53.15.
Per l’Italia é stata invece la piú brutta gara della stagione su una pista molto complicato per le grandi gobbe sistemate sul tracciato al colmo delle quali non era facile dosare la velocitá trovando anche la direzione giusta per la porta successiva. Giuliano Razzoli, unico in gara nella seconda manche dopo il 25/o tempo ottenuto nella prima in cui il giovane Alex Vinatzer e Tommaso Sala erano finiti fuori tempo massino, é infatti uscito nella discesa decisiva per un errore sulla ultima grande gobba a ridosso del traguardo.
É stato questo il passaggio decisivo della gara che ha creato difficoltá a tanti atleti, compreso il campione norvegese Aleksander Kristoffersen finito in coda alla classifica dopo la prima manche .
Per l’Italia sta brutta serata resta cosí solo il ricordo di una bella, sincera ed allegra festa di addio in onore del veterano azzurro Manfred Moelgg,
Anche questo slalom non ah fatto chiarezza per l’assegnazione della coppa del mondo di specialitá. Bisognerá cosí aspettare l’ultimo slalom speciale di domenica 20 marzo a Meribel. Al comando della classifica c’e’ il norvegese Henrik Kristoffersen , oggi solo 16/o, con 371 punti davanti al suo connazionale Lucas Braathen con 323, il tedesco Linus Strasser con 307, l”austriaco Manuel Feller con 301 ed ancora un paio di altri atleti non ancora matematicamente esclusi dai giochi.
La coppa del mondo uomini si sposta ora in Slovenia, a Kranjska gora: sabato e mondiale due slalom gigante. Sará l’ ultima tappa prima delle Finali di Courchevel- Meribel per le quali in slalom speciale sono comunque classificati gli azzurri Razzoli, Alex Vinatzer e Tommaso Sala.
