Si lavora a Difesa Civile: “Pronti a ogni scenario”

Volontari preparano pacchi con indumenti per i rifugiati.
Volontari preparano pacchi con indumenti per i rifugiati. EPA/Rodrigo Jimenez

ROMA. – Con la guerra che imperversa ad alcune migliaia di chilometri dall’Italia, il piano di Difesa Civile è pronto a partire e al momento riguarda soltanto l’accoglienza dei profughi: ma si è pronti a qualsiasi rischio, anche eventuali fughe radioattive, soprattutto nel caso di altri attacchi a centrali nucleari in Ucraina, come quello avvenuto nelle ultime ore a Zaporizhzhia (e che per fortuna non ha avuto conseguenze).

Anche se non è in corso alcuna attività relativa a questo tipo di emergenza, in caso di necessità si attiverebbe un coordinamento strategico per ridurre l’impatto di eventi di crisi sulla popolazione. Su questo fronte, che riguarda una pianificazione mirata al soccorso in scenari complessi, il Corpo dei Vigili del Fuoco ha già tutte le capacità per affrontare eventuali emergenze con gli appositi nuclei Nbcr (nucleare, batteriologico, chimico e radioattivo) in caso di pericoli (si svolgono regolarmente esercitazioni nazionali e internazionali).

Inoltre, preventivamente viene comunque eseguita una raccolta e un’analisi dei dati nazionali della rete di allarme nucleare e radiologico. Tali eventualità sarebbero precedute dalla convocazione di un Comitato Operativo Nazionale e dalla redazione di uno specifico piano di emergenza con il coinvolgimento di una Commissione interministeriale tecnica della Difesa Civile, a cui parteciperebbe – tra gli altri – anche il ministero della Salute.

“L’Italia non è in guerra. È però necessario prepararsi ad ogni scenario: stiamo attivando in queste ore le strutture della Difesa Civile, tramite il Dipartimento dei Vigili del Fuoco e del Soccorso pubblico e della Difesa civile, per valutare le situazioni emergenti di guerra e per pianificare le misure da adottare a seguito della crisi internazionale. Dalla gestione e soccorso degli sfollati ucraini in arrivo in Italia, ad altre possibili evoluzioni di scenario”, spiega il sottosegretario all’Interno, Carlo Sibilia, in Sicilia a margine dell’inaugurazione della nuova sede dei Vigili del Fuoco di Palagonia (Catania).

Tra i compiti della Difesa Civile ci sono anche altri aspetti che al momento non si possono escludere nelle prossime settimane, come l’intervento all’estero di nuclei speciali dei vigili del fuoco o ingegneri, attivati anche attraverso il meccanismo di protezione civile internazionale. Un compito al quale, se dovesse essere coinvolto, il Paese non si sottrarrà, viene fatto sapere da ambienti dell’apposita commissione interministeriale.

Intanto il Dipartimento dei vigili del fuoco, del soccorso pubblico e della Difesa civile, che fa capo al ministero dell’Interno, ha già fornito un migliaio di brandine e lo stesso numero di sacchi a pelo (in dotazione ai Centri assistenziali di pronto intervento), come materiale di soccorso logistico per i rifugiati. E altri tremila sacchi a pelo e coperte sono già stati messi a disposizione.

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