Serie A: il Napoli aggancia il Milan, la Juve torna in orbita scudetto

Fabián Ruiz segna il gol della vittoria del Napoli sulla Lazio ed è festa grande.
Fabián Ruiz segna il gol della vittoria del Napoli sulla Lazio ed è festa grande. ANSA/FABIO FRUSTACI

ROMA. – Il Napoli all’ultimo respiro batte la Lazio 2-1 con un gol di Fabian Ruiz in pieno recupero e aggancia il Milan in testa alla classifica. La Lazio rimpiange le occasioni sprecate nel primo tempo ma la ripresa è tutta di marca partenopea che va in vantaggio con capitan Insigne, si fa raggiungere nei minuti finali da Pedro e mette a segno il colpo del ko con Ruiz.

Domenica prossima Napoli e Milan si sfidano e lo spettacolo è assicurato. L’ombra minacciosa della Juve si affaccia sulla volata scudetto. Le milanesi e il Napoli sentono che la lotta non si restringe ma si allarga. Si passa dal tris d’assi al possibile pokerissimo: i bianconeri, sull’onda di 13 risultati utili consecutivi, si sono portati a -7 dalla vetta, ma non è fuori dalla mischia l’Atalanta che posticipa oggi, ha una gara da recuperare con cui Gasp può agguantare Allegri.

Nella corsa all’Europa la Roma piazza una vittoria rocambolesca su rigore al 99′ in casa dello Spezia, per un tempo in dieci, dopo avere sprecato una serie impressionante di occasioni, con 28 tiri in porta. Manca la lucidità ma all’attivo ci sono quattro legni e Provedel ha parato tanto. I giallorossi agguantano temporaneamente l’Atalanta e ricominciano a sperare.

Per ora però il quarto posto sembra blindato. La marcia in più alla Juve la dà il bomber Vlahovic: la sua cessione sembra avere sgonfiato la Fiorentina, il suo acquisto fa volare i bianconeri che tornano a segnare come ai tempi di Ronaldo. Vlahovic battaglia con Immobile per la classifica cannonieri.

Alle loro spalle dopo un digiuno di otto gare riecco Simeone, che esagera con un tris di gol che rilancia le ambizioni europee del Verona e travolge nel derby il Venezia che si ritrova al terz’ultimo posto. Riesce infatti l’operazione sorpasso al Cagliari che punisce un Torino in frenata per la gioia dell’ex Mazzarri che, dopo il fondamentale successo odierno, regala uno dei rari sorrisi della sua lunga carriera in panchina.

Le gare del 27/o turno, spezzettato in quattro giorni, cominciano con 5′ per il messaggio forte della Figc contro la guerra in Ucraina. Dopo due pari la Roma torna a vincere, ma quanta fatica. Mourinho, in tribuna, dà fiducia a Zalewski con Pellegrini alto e ispirato. Lo Spezia subisce la pressione, ma si difende bene con Provedel che alza la saracinesca. Pellegrini colpisce il palo, Amian viene espulso a fine tempo per doppio giallo.

L’assedio diventa sistematico, i tiri sono a mitraglia, ma manca sempre la freddezza. Cristante, tra i migliori, colpisce un altro palo, poi Provedel salva un po’ su tutti e Agudelo viene graziato di un secondo giallo. Zaniolo dò la scossa: nel recupero ci sono due pali, ma il sangue sul volto dell’azzurro per un calcio di Maggiore convince l’arbitro ad assegnare il rigore che Abraham trasforma con freddezza.

Spettacolo e gol a raffica sembrano l’habitat naturale del derby veneto. Dopo il rocambolesco 3-4 dell’andata (veneziani al riposo sul 3-0, rimontati e bastonati nella ripresa) anche stavolta le emozioni non mancano. Il Verona fa gioco ma viene contrato bene fino al grave errore di Caldara che libera al gol Simeone. Il Cholito si sblocca e trascina una squadra che lo libera con un gioco frizzante: sul 2-0 Okereke sembra poter guidare la riscossa, ma il Verona chiude 3-1 sprecando anche varie occasioni.

La rincorsa all’Europa prosegue anche se i veneti sanno bene che devono anche guardarsi le spalle perché il Sassuolo avanza con grande continuità. Comincia a guardare con pessimismo al fondo classifica il Venezia perché, come qualche settimana fa lo Spezia, si rimette in zona al momento tranquillo il Cagliari che, dopo la sconfitta all’Olimpico, ha inanellato due vittorie e tre pari.

Ora ha un’altra consistenza la squadra sarda che passa due volte con Bellanova e Deiola. Belotti acciuffa il primo pari e poi si infortuna, il Toro non trova il secondo e perde in casa la seconda gara consecutiva e non vince da cinque turni. La spinta propulsiva di Juric sembra essersi interrotta, quella di Mazzarri sta traghettando i sardi verso la salvezza.

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