Calcio: 8 mesi fa il dramma, ora Eriksen torna in campo

Christian Eriksen dell'Inter calcia un pallone.
Christian Eriksen calcia un pallone.. EPA/NEIL HALL

LONDRA.  – Otto mesi dopo l’arresto cardiaco che aveva fatto temere per la sua vita, Christian Eriksen sta vivendo con la trepidazione di un debuttante le ore che ormai lo separano dal clamoroso ritorno in campo.

Un secondo esordio in Premier League: non tanto perché nel massimo campionato inglese il centrocampista danese ha già giocato, prima del bienio all’Inter, con la maglia del Tottenham, quanto perché quello che inizierà domani, quando il Brentford affronterà il Newcastle, sarà il secondo tempo della sua carriera calcistica.

Che i più ritenevano si fosse conclusa anticipatamente, e drammaticamente, lo scorso giugno durante l’incontro di Euro 2020 tra la Danimarca e la Finlandia. Nel corso del primo tempo Eriksen, all’improvviso e senza apparente ragione, era  crollato a terra, privo di conoscenza. Solo il tempestivo intervento dei sanitari aveva scongiurato il peggio. A seguito della diagnosi sulle cause del malore, nelle settimane successive gli era stato applicato un defibrillatore sottocutaneo, un apparecchio indispensabile per la salute del danese ma vietato agli sportivi professionisti dal CONI, e dunque anche dalla FIGC. Da qui l’inevitabile rescissione del contatto con l’Inter.

Nel frattempo però Eriksen non aveva perso la speranza di tornare e, gradualmente, aveva ripreso ad allenarsi, coltivando l’inconfessabile sogno di partecipare ai mondiali in Qatar con la sua nazionale. Il modo migliore per cancellare l’incubo vissuto al Telia Parken di Copenaghen, dove per tre lunghi minuti il suo cuore aveva smesso di battere. Ad offrirgli la sospirata occasione è stato il Brentford, club londinese neo-promosso in Premier League che gli ha proposto un contratto-ponte di sei mesi.

Trovata senza problemi l’intesa, e superati positivamente gli accurati accertamenti medico-sanitari, soprattutto cardiologici, a cui si è dovuto sottoporre per ottenere l’idoneità sportiva, da qualche settimana il 30enne danese si sta allenando con i Bees. Lunedì un’altra tappa fondamentale del suo riavvicinamento, l’amichevole contro i Rangers nella quale ha servito due assist nei 76′ in cui è rimasto in campo. Il via-libera che evidentemente il tecnico del Brentford Thomas Frank attendeva per regalargli la prima convocazione. Se poi sarà una maglia da titolare, ancora meglio.

Ma già la panchina, per adesso, è una gioia insperata. “Sarà un grande giorno per tutti noi, ma soprattutto per Christian e la sua famiglia – le parole della tecnico -. Il punto fondamentale è che sono stati fatti tutti i controlli necessari e i rischi sono pari a zero. E poi anche la sua familia concorda che il posto di Christian sia su un campo di calcio”.

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