L’ acqua in Italia fra le meno care in Europa

Una bottiglia d'acqua versata in un bicchiere. (ANSA)

MILANO.  – Gli italiani sono tra coloro che spendono meno per l’acqua pubblica in Europa, ma sono convinti che il costo sia alto. E sono quelli che consumano meno quella del rubinetto.

Tutto questo mentre la Protezione Civile lancia l’allarme siccità. La tariffa è di 2,08 euro per metro cubo, una delle più basse nel Vecchio Continente, eppure per 6 italiani su 10 la spesa in bolletta è troppo cara.

A dirlo il sondaggio realizzato dall’Osservatorio della Community Valore Acqua per l’Italia di The European House – Ambrosetti che evidenzia come il 90% dei cittadini non sia a conoscenza della tariffa reale dell’acqua e sovrastimi il costo. Questo fa sì che solo il 29,3% dei cittadini beva acqua del rubinetto, con il Centro Nord che, in controtendenza, vede aumentare l’utilizzo di acqua potabile.

Secondo la ricerca il 60% degli italiani non sa che esiste il bonus idrico e poco meno del 40% è consapevole dell’esistenza di tariffe agevolate.

Eppure, più della metà degli intervistati sarebbe disposta a sostenere un piccolo aumento in bolletta per rendere il servizio più efficiente e sostenibile e, secondo l’Osservatorio Valore Acqua, un aumento delle tariffe di 10 centesimi a metro cubo, pari a 8 euro in più all’anno per famiglia, si tradurrebbe in 900 milioni di euro addizionali di valore aggiunto e 400 milioni di investimenti in più.

Infine, più di 2/3 degli italiani sottostima il proprio effettivo consumo giornaliero con le abitudini errate che acutizzano lo stress idrico del Paese. Situazione gravosa in questo periodo, con l’Italia che è in Sos siccità, passando da 40 a oltre 150 giorni l’anno senza piogge.

L’allarme è stato lanciato nell’incontro “Sapiens Tecnologici” con il capo della protezione civile Fabrizio Curcio. Per Curcio è urgente intervenire su “previsione, prevenzione e gestione dell’emergenza acqua” e vanno implementati “i sistemi di approvvigionamento idrico basandosi su una combinazione di interventi infrastrutturali nel medio/lungo termine”.

(Duccio Fumero/ANSA).

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