WASHINGTON. – La Russia avrebbe stilato una blacklist di oppositori politici, attivisti anti-corruzione e dissidenti russi e bielorussi in esilio da uccidere o arrestare in Ucraina in caso di invasione.
Lo rivela l’autorevole rivista Foreign Policy citando cinque fonti dell’intelligence americana. Una di queste ha riferito che gli Usa hanno declassato alcune informazioni dei servizi segreti per condividerle con il governo di Kiev ed altri partner nella regione.
Immediata e indignata la reazione del Cremlino: “É una bufala, è una bugia. Si tratta di una finzione assoluta. Non esiste una lista del genere. Questo è un falso”, ha accusato il portavoce Dmitri Peskov, in quella che è già una guerra mediatica tra Usa e Russia.
“Come abbiamo visto in passato, ci aspettiamo che la Russia tenterà di forzare alla cooperazione attraverso l’intimidazione e la repressione”, ha spiegato una delle fonti. “Questi atti, che nelle passate operazioni russe hanno incluso omicidi mirati, sequestri, sparizioni forzate, detenzioni e l’uso della tortura, colpiranno probabilmente coloro che si oppongono alle azioni russe, compresi i dissidenti russi e bielorussi in esilio in Ucraina, giornalisti e attivisti anti corruzione, gruppi vulnerabili come le minoranze religiose ed etniche, le persone Lgbtqi”, ha aggiunto, svelando quella che sembra una vera e propria strategia del terrore e della repressione.
Un allarme rilanciato oggi dal consigliere per la Sicurezza nazionale Jake Sullivan dai microfoni della Nbc: “Un’invasione russa dell’Ucraina sarebbe un’operazione estremamente violenta che costerebbe la vita di migliaia di ucraini e russi, civili e militari. Ma abbiamo anche informazioni di intelligence che ci sarà una più grande forma di brutalità, sarà una guerra condotta dalla Russia contro il popolo ucraino per reprimerlo, schiacciarlo, danneggiarlo”.
Il monito, anche se in modo più generalizzato, era stato anticipato giovedì scorso dal segretario di Stato Antony Blinken al Consiglio di sicurezza dell’Onu (“abbiamo informazioni che la Russia colpirà gruppi specifici di ucraini”) e da una lettera Usa all’Alto commissario per i diritti umani Michelle Bachelet, in cui si evocava una blacklist russa di ucraini da uccidere o arrestare: “Abbiamo informazioni credibili che le forze russe useranno probabilmente misure letali per disperdere proteste pacifiche o contrastare in altro modo azioni pacifiche percepite come resistenza della popolazione civile”.
Secondo un rapporto del think tank britannico Royal United Services Institute, i servizi segreti russi hanno infiltrato ampiamente le strutture di governo ucraine, mappando da tempo reti di individui sui cui potrebbero fare affidamento in caso di invasione e stilando una lista di oppositori da eliminare.
L’ultimo allarme americano rientra nella nuova strategia di Joe Biden di declassificare rapidamente le informazioni di intelligence per prendere in contropiede Vladimir Putin smascherando le sue presunte mosse, in attesa di un nuovo Summit sempre più in bilico.
(di Claudio Salvalaggio/ANSA).