Abusi: comincia in Argentina processo a mons. Zanchetta

Una messa nel vaticano. ANSA/Vincenzo PINTO / POOL

BUENOS AIRES.  – Monsignor Gustavo Zanchetta è giunto oggi ad Orano, in Argentina, per presenziare alla prima udienza del processo nei suoi confronti in cui è accusato di abuso sessuale nei confronti di due seminaristi. Lo scrive il quotidiano El Tribuno di Salta.

Nella sua pagina online il giornale precisa che il religioso, in passato considerato molto vicino a papa Francesco, era accompagnato dall’avvocato canonico Javier Belda Iniesta.

É previsto che le udienze in cui saranno ascoltati oltre 20 testimoni si svolgeranno quotidianamente fino al 25 febbraio nell’aula II del tribunale di primo grado di Orano, composto dai giudici María Laura Toledo Zamora, Raúl Fernando López e Héctor Fabián Hoyos.

Il processo che riguarda i due seminaristi, identificati solo con le sigle G.G.F.L. e C.M., si svolgerà a porte chiuse, senza la presenza quindi di pubblico e stampa.

Nato a Rosario nel 1964, Zanchetta fu ordinato sacerdote a 27 anni e, dopo aver realizzato studi teologici a Roma, tornò in Argentina dove fu nominato sottosegretario esecutivo della Conferenza episcopale argentina, presieduta dall’allora cardinale Jorge Bergoglio.

Dopo 20 anni di attività a Quilmes, in provincia di Buenos Aires, Zanchetta fu nominato nel 2013 vescovo di Orano, zona della provincia di Salta segnata da povertà e narcotraffico. É qui che nacquero nei suoi confronti le accuse di autoritarismo e di abuso sessuale.

Nel 2017 papa Francesco lo richiamò in Vaticano, nominándolo assessore dell’Apsa (Amministrazione del patrimonio della Sede Apostolica), incarico fino ad allora del tutto inedito, cessato nel settembre 2021.

Il 21 novembre 2019, il procuratore dell’Ufficio sulla violenza di genere e sui crimini contro l’integrità  sessuale di Orano ha richiesto un mandato di cattura internazionale nei suoi confronti nel caso non si fosse presentato all’udienza prevista per il 27 novembre 2019 a Salta.

A fine 2021, il processo a carico di Zanchetta é stato rinviato su richiesta del difensore d’ufficio, Enzo Giannotti, dato che il necessario fascicolo canonico non era stato ricevuto da difesa e accusa.

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