Musk con i no-vax canadesi: “Trudeau come Hitler”

Una protesta no-vax di fronte al Parlament Hill, in Ottawa, ANSA/EPA/ANDRE PICHETTE

NEW YORK.  – Justin Trudeau come Adolf Hitler. Il fondatore di Tesla e SpaceX Elon Musk da tempo ha preso posizione al fianco dei camionisti no-vax canadesi che da settimane protestano contro le restrizioni anti-covid, ma questa volta è andato decisamente oltre, affiancando il premier di Ottawa al Fuhrer.

Rispondendo ad un tweet sul taglio dei fondi ai manifestanti deciso dal capo del governo canadese, Musk ha postato una foto di Hitler con scritto: “Basta paragonarmi a Trudeau. Io ho un budget”. Il messaggio è stato cancellato dopo alcune ore senza spiegazioni, ma con i suoi 74 milioni di follower tanto è bastato per scatenare una bufera (e anche per ricevere 35 mila ‘like’ e oltre 9.000 retweet).

Il ministro dell’industria canadese Francois-Philippe Champagne ha parlato di commenti “francamente scioccanti”, mentre l’American Jewish Committee e’ andata su tutte le furie chiedendo “scuse immediate”, e sottolineando che questo “non è il modo appropriato per criticare le politiche del governo”.

Durissima anche la replica dell’Auschwitz-Birkenau Museum: “Usare l’immagine di Hitler e quindi sfruttare la tragedia di tutte le persone che hanno sofferto, sono state umiliate, torturate e uccise dal regime totalitario della Germania nazista da lui creato è triste e inquietante”.

Già in passato Musk era stato critico nei confronti delle restrizioni per il Covid, e nel 2020 ha definito “fascisti” i lockdown. Musk si é scagliato anche contro la Sec, attaccandola per una condotta “oltre ogni limite” e fatta di “infondate indagini”. Accusando indirettamente la Consob americana di voler mettere a tacere il miliardario rinomato per essere un “esplicito critico del governo”.

Ma è stato il paragone tra Trudeau e Hitler a scatenare una valanga di polemiche, poche ore prima che la polizia iniziasse a sgomberare le vie della capitale arrestando anche diversi manifestanti. Tra loro due leader del Freedom Convoy, Tamara Lich e Chris Barber, organizzatori chiave della protesta.

Entrambi sono stati pure nominati in una causa legale da residenti e aziende della capitale che chiedono danni per milioni di dollari per aver sconvolto la loro città.

Il Parlamento canadese ha anche cancellato una seduta sulle misure di emergenza richieste da Trudeau per motivi di sicurezza. “La Camera dei Comuni doveva riprendere oggi il dibattito sulle misure di emergenza – ha affermato Mark Holland, leader del governo alla Camera – ma a seguito delle raccomandazioni sulla sicurezza il presidente e i leader di tutti i partiti hanno concordato di annullare la seduta odierna”.

(di Valeria Robecco/ANSA

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