Siccità e inondazioni record, Usa nella morsa del clima

Siccità
Un uomo cammina su una zona deserta causata dalla siccitá.

ROMA.  – Da una parte un innalzamento dei mari che aumenterà il rischio inondazioni anche senza pioggia. Dall’altra una siccità che non si vedeva dai tempi dei Vichinghi e dei Maya che sta prosciugando laghi e fiumi. Gli Stati Uniti sono stretti nella morsa del cambiamento climatico e la situazione, già drammatica, rischia di peggiorare rapidamente  nei prossimi anni.

L’allarme è stato lanciato da due studi, uno pubblicato sulla rivista Nature Climate Change, e l’altro dalla National Oceanic Atmospheric Administration, che dipingono scenari inquietanti e strettamente correlati fra loro. La siccità che sta attanagliando l’ovest degli Stati Stati Uniti, la peggiore dall’800 d.C, potrebbe con l’aumento del livello del mare sempre dovuto al cambiamento climatico incrementare la portata distruttiva delle inondazioni. Questo perché, spiegano alcuni scienziati, meno acqua scorre meno sedimenti si depositano sulle spiagge e sui letti dei fiumi, lasciando la terra in balia delle onde che possono avanzare senza ostacoli sulla costa.

Da questo punto di vista la situazione peggiore in questo momento la sta vivendo la California dove laghi, bacini idrici e fiumi sono ai minimi storici e gli incendi ogni anno divampano con una violenza devastante. Si tratta, spiega lo studio che si è basato sull’analisi degli anelli degli alberi e delle travi di legno conservate nei siti archeologici dei nativi americani, di una siccità che dura ormai da 22 anni, il periodo più lungo e più grave da 1.200 anni a questa parte. L’ultima volta che si era verificato un fenomeno del genere era stato nel 1500 ma non era stato così devastante.

Per la National Oceanic Atmospheric Administration da qui al 2050  le acque sulle coste americane saliranno di oltre 30 centimetri aumentando così il rischio di inondazioni anche in assenza di pioggia. Il ritmo dell’aumento del livello degli oceani non è mai stato così veloce in 3.000 anni. La tendenza è netta: i casi di inondazioni “moderate” durante l’alta marea, in grado di danneggiare case e aziende, sono già aumentate del 50% negli Stati Uniti dagli anni ’90 e diventeranno dieci volte più frequenti entro il 2050, mentre inondazioni “gravi e potenzialmente catastrofiche” dovrebbero verificarsi cinque volte più spesso.

(di Benedetta Guerrera/ANSA).

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