Champions: PSG-Real, a Parigi c’è Gala del pallone

Kylian Mbappé,, attaccante del PSG e della Francia.
Kylian Mbappé,, attaccante del PSG e della Francia. Afp

PARIGI.  – É come una finale invernale. Paris SG-Real Madrid di domani al Parco dei Principi, match di andata (ritorno il 9 marzo) di una doppia sfida che arriva troppo presto (ottavi di finale) avrebbe benissimo potuto essere la sfida per il titolo, per quella Champions che verrà assegnata il 28 maggio a San Pietroburgo.

E che sarebbe la 14/a per le “merengues” e il coronamento di un sogno, anzi di un’ossessione per i parigini, il club più ricco del mondo reduce da un’altra faraonica campagna acquisti estiva.

Sarà anche il confronto tra un genio del pallone come Kylian Mbappé, una delle tante superstar della formazione parigina, e il suo probabilissimo futuro, visto che il campione del mondo 2018, in regime di svincolo, avrebbe già firmato per i Bianchi madrileni, un quinquennale da 30 milioni all’anno, dopo aver rifiutato ogni proposta di rinnovo e aver preteso, dal Real, anche una percentuale sulla vendita delle magliette con il suo numero e nome.

Intanto però Mbappé il Real vuole batterlo, perché non gli dispiacerebbe cominciare a vincere la Champions con il club  che sta per lasciare prima di provarci alla corte di Florentino Perez. In questo rendez-vous del calcio spettacolo mancherà il grande ex Sergio Ramos, di nuovo infortunato, mentre è incerta la presenza nel Psg di Neymar, a disposizione di Pochettino ma che non gioca da fine novembre a causa di una distorsione alla caviglia sinistra, e nel Real di Karim Benzema, reduce da un infortunio alla gamba sinistra.  L’impressione è che alla fine il bomber del Real giocherà dall’inizio (“farò di tutto per esserci”), mentre O Ney dovrebbe partire dalla panchina.

Intanto, nonostante la ritrovata solidità difensiva decantata anche oggi da Pochettino, si continuano a vedere due Psg, quello delle grandi sfide europee che fa sognare, e quello che in patria prende alla leggera troppe sue partite e che per questo fa molto arrabbiare i suoi esigenti tifosi, i quali dopo l’eliminazione in Coppa di Francia ad opera del Nizza hanno contestato Messi e soci con striscioni con scritte come “mercenari strapagati” e “giocatori senza stimoli”.

Strano, se si pensa che, nonostante tutto (e un po’ anche per mancanza di concorrenza), il Psg ha in pratica già vinto il campionato, ma comprensibile se si pensa che al titolo della Ligue 1 quasi non ci si fa più caso perché bisogna, anzi si deve, conquistare l’Europa, e per questo è stata presa gente come Donnarumma e Messi, che a Parigi sembra non si sia ancora ambientato ma che al Real ha segnato 26 gol in 45 confronti diretti . Di sicuro se il Psg dell’alternanza dei portieri (“ne abbiamo due top, la formula funziona e non vedo perché dovrei cambiarla”, ha detto oggi Pochettino) verrà eliminato dal Real Pochettino rischia seriamente di essere esonerato: il nome di Zinedine Zidane circola con insistenza, e se non sarà adesso, probabilmente arriverà la prossima estate.

Intanto il tecnico attualmente in carica replica dicendo che “rispettiamo il Real, è uno dei maggiori club del mondo, ma cercheremo di dare il meglio, perché vogliamo superare il turno.

Sono tanti anni che il Psg insegue questo trofeo, e vogliamo avvicinarci a questo sogno”. “Ho bellissimi ricordi di quando ho lavorato qui – dice invece Ancelotti -. Domani affronteremo una squadra magnifica, in cui Pochettino sta facendo un ottimo lavoro. Abbiamo modi di giocare simili, e per vincere dovremo dare il meglio. La pressione? ne abbiamo in quantità simile, ed è meglio non stare a pensarci”.

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