Agguato a Roma, commesso ucciso a colpi di pistola

Auto-pattuglia dei Carabinieri.
Auto-pattuglia dei Carabinieri. (ANSA)

ROMA. – Cinque colpi sparati a bruciapelo, solo tre andati a segno. Così è morto all’alba di oggi, Paolo Corelli di 48 anni, ammazzato a pochi metri dalla sua abitazione ad Acilia, alla periferia sud di Roma. Una azione messa in atto da “mani non esperte” spiegano gli inquirenti, da un killer forse improvvisato e fuggito a piedi dopo il raid.

Un agguato, quindi, che sembrerebbe non rientrare nel perimetro della grande criminalità organizzata attiva da anni in quel quadrante della Capitale ma sul cui movente, al momento, non si esclude alcuna ipotesi. I carabinieri stanno mettendo in fila i tasselli raccolti nelle ore successive all’omicidio cercando di ricostruire anche il vissuto dell’uomo e i suoi contatti.

Nel suo passato non ci sono apparentemente ombre, nessuna vicenda penale: Corelli, che nei week end lavorava come buttafuori nei locali, è incensurato ma la zona dove è avvenuto il fatto, l’area delle case popolari di San Giorgio ad Acilia, in passato è stata al centro di indagini sullo spaccio di sostanze stupefacenti e racket e proprio in questo quadrilatero di palazzi si rifugiarono, prima di essere arrestati, gli aggressori di Manuel Bortuzzo, il nuotatore rimasto gravemente ferito all’Axa la notte tra il 2 e il 3 febbraio del 2019.

Gli inquirenti stanno ricostruendo gli ultimi contatti avuti dalla vittima e da una primissima attività di indagine è emerso che il fratello di Corelli, Claudio, si trova attualmente agli arresti domiciliari per vicende di droga. Le pendenze con la giustizia del fratello della vittima potrebbero, però, non avere nulla a che a fare con quanto avvenuto questa mattina in via Alberto Galli.

Corelli è uscito di casa per recarsi al supermercato di Fiumicino dove lavora da tempo nel reparto di salumeria. Dopo pochi istanti, quando aveva quasi raggiunto l’auto, è stato avvicinato dal killer che ha esploso cinque colpi e nel silenzio della mattina in molti hanno sentito gli spari. Due proiettili lo hanno raggiunto alla schiena facendolo accasciare a terra, il terzo colpo è stato esploso in direzione del torace.

Una azione durata pochi istanti: Corelli è morto sul colpo e a nulla è servito l’intervento del 118 allertato dalle telefonate giunte al numero unico di emergenza dagli abitanti della zona. Per chiarire comunque la dinamica di quanto avvenuto il pm Stefano Luciani, titolare del fascicolo, ha disposto una autopsia. L’aggressore ha fatto perdere le proprie tracce ma gli inquirenti stanno setacciando le telecamere di videosorveglianza nella speranza di individuare l’autore dell’agguato mortale.

Nelle ore successive ai fatti i carabinieri hanno ascoltato testimoni per cercare elementi utili alle indagini e dare un nome all’omicida: non si esclude che l’autore possa essere legato anche a gruppi della piccola criminalità dell’est molto radicata nel quartiere.

(di Marco Maffettone/ANSA)