A New York 3.000 impiegati no-vax verso il licenziamento

Un cittadino con mascherina a Times Square,
Un cittadino con mascherina a Times Square, New York. (Ansa)

ROMA.  – Non hanno più tempo i dipendenti di New York che non si sono voluti vaccinare contro il Covid e adesso in 3.000 rischiano il licenziamento.

Gli impiegati no-vax rappresentano soltanto l’1% della forza lavoro della municipalità ma se fossero tutti silurati si tratterebbe della più grande riduzione del personale negli Stati Uniti per il mancato rispetto dell’obbligo vaccinale imposto lo scorso ottobre dall’allora sindaco Bill de Blasio.

Gli irriducibili hanno marciato in centinaia lunedì sul ponte di Brooklyn al grido di “licenziate Fauci” e “Unvaccinated Lives Matter”, “la vita dei non vaccinati conta”, slogan mutuato dal ben più noto “Black Lives Matter”. Oltre 20 sindacati che rappresentano insegnanti, vigili del fuoco e altri impiegati municipali hanno fatto causa causa contro l’ultimatum del sindaco contestando la legittimità del licenziamento in caso di mancata vaccinazione. Ci sono alternative, sostengono gli avvocati che hanno presentato la denuncia al tribunale di Manhattan, come i tamponi o il lavoro da remoto.

Il sindaco di New York, Eric Adams, è apparso finora irremovibile e ha puntualizzato che sono i dipendenti no-vax ad avere “deciso di andarsene e non il municipio che li vuole licenziare”. Il primo cittadino, ex agente di polizia,  ha voluto mantenere anche altre regole contro il coronavirus stabilite dal suo predecessore come la richiesta di vaccinazione per accedere a palestre, ristoranti al chiuso e cinema.

L’obbligo vaccinale nella Grande Mela ha dato i risultati sperati. Circa il 95% dei 370.000 lavoratori della città ha ricevuto almeno una dose, un aumento dell’84% dall’imposizione dell’obbligo ad ottobre. Altre città come Boston e Chicago si stanno muovendo per introdurlo ma hanno già ricevuto lo stop di lavoratori e sindacati. A San Francisco, nello stato di Washington e in Massachusetts, centinaia di lavoratori hanno perso il lavoro, sebbene la maggior parte ha rispettato l’obbligo.

Il timore è che il licenziamento di 3.000 impiegati municipali possa avere delle ricadute sui servizi della città. Le autorità hanno assicurato che le persone in questione sono da mesi in congedo retribuito quindi il loro licenziamento non dovrebbe pesare. Adams da parte sua ha detto di non voler silurare poliziotti, vigili del fuoco e insegnanti, ma ha comunque ribadito che la priorità adesso è “imporre la vaccinazione contro il virus”.

Il messaggio è chiaro, ha ribadito qualche ora prima che scadesse il suo ultimatum, “se si vuole essere impiegati nella municipalità di New York bisogna fare almeno una dose”.

(di Benedetta Guerrera/ANSA).