Superbonus: sindacato in campo, un Albo per legalità

L'impalcatura su una facciata di un edificio a Napoli ristrutturata con i benefici fiscali del superbonus,
L'impalcatura su una facciata di un edificio a Napoli ristrutturata con i benefici fiscali del superbonus, 22 ANSA / CIRO FUSCO

ROMA. –  Regole chiare e aziende certificate contro la “mala edilizia”. Sulle montagne russe del superbonus al 110% che sta monopolizzando il dibattito politico con i nuovi limiti imposti dal governo alla cessione del credito, interviene la Fillea Cgil, proponendo  “alcune norme di buonsenso” per “non buttare via il bambino con l’acqua sporca” e salvaguardare  il buono di un provvedimento che nell’ultimo anno ha provocato una vera e propria rivoluzione nell’edilizia. Nel bene e nel male.

Sgombrando però il campo da falsi allarmismi su crolli occupazionali dovuti alla stretta, perchè, secondo il sindicato degli edili,  “il settore già adesso non riesce a soddisfare la domanda di operai e tecnici per i vari interventi connessi alle ristrutturazioni e migliaia di contratti relativi a cantieri, soprattutto condominiali, già da prima del Sostegni-ter non riuscivano a partire”.

Per la Fillea qualificazione delle imprese, controllo effettivo sull’avvio dei cantieri e selezione rigorosa degli intermediari finanziari abilitati, sono i pilastri da seguire per rendere nuovamente possibile la cessione del credito a vari livelli. E per fare questo  basterebbe che per beneficiare di qualsivoglia incentivo per i lavori edili sia obligatorio rivolgersi ad imprese che applichino il CCNL edile e riconoscere la possibilità di successive cessioni dei crediti solo a soggetti finanziari o grandi aziende fornitrici riconosciuti attraverso un Albo specifico, sottoposto a vigilanza (Agenzia delle Entrate e/o Banca di Italia).

Stessa, a grandi linee, la posizione di Forza  Italia  che  propone una task force contro le truffe, di limitare la cessione del credito solo ai grandi istituti finanziari vigilati da Banca d’Italia, magari allungando i tempi.

Domani intanto a Roma “Class action nazionale dell’edilizia” organizzata dal parlamentare ex M5s ed ora Gruppo misto Alessio Villarosa. Intanto tutti i componenti del Gruppo Movimento 5 Stelle del Senato hanno firmato un’interrogazione al ministero dell’economia  contro la norma del Dl Sostegni ter che limita la cessione dei crediti d’imposta. A chiedere modifiche pur con garanzie antifrode anche il Pd che nei giorni scorsi ha annunciato un emendamento  per cambiare le regole introdotte nel  testo del Decreto.

Lascia un commento